Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Un recente studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha analizzato il legame tra l’indice trigliceridi-glucosio (TyG) e il rischio di aritmie ventricolari (VAs) e principali eventi cardiovascolari in pazienti ad alto rischio di morte cardiaca improvvisa (SCD). Questo indice, un marker metabolico che riflette l’insulino-resistenza, potrebbe infatti rappresentare un fattore di rischio importante per le complicanze cardiache gravi.
La ricerca ha incluso 1.046 pazienti con indicazione per l’impianto di un defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD), presso il Centro Nazionale Cinese per le Malattie Cardiovascolari. L’obiettivo primario dello studio era valutare l’associazione tra il TyG e le VAs, definite come tachicardia ventricolare sostenuta e fibrillazione ventricolare documentate dall’ICD. Gli outcome secondari considerati erano la mortalità cardiaca, il trapianto di cuore e i ricoveri per scompenso cardiaco.
Con un’età media di 59,6 anni e un follow-up medio di 36,1 mesi, 342 pazienti (32,7%) hanno manifestato VAs e 185 (17,7%) hanno riportato eventi cardiovascolari maggiori. Durante il periodo di studio, è stato osservato che un aumento dell’indice TyG era correlato a un incremento significativo delle VAs (HR 2,95 per incremento di 1 unità di TyG) e degli eventi cardiovascolari maggiori (HR 2,84). Quando il campione è stato suddiviso in terzili di rischio, il terzile più alto di TyG ha evidenziato un rischio di VAs quattro volte superiore rispetto al terzile più basso (HR 4,08), con risultati analoghi anche per gli outcome secondari (HR 3,18).
I risultati suggeriscono che l’indice TyG potrebbe rappresentare un efficace indicatore pre-operatorio del rischio di aritmie ventricolari e complicanze cardiache nei pazienti ad alto rischio di SCD. Tale scoperta sottolinea l’importanza del monitoraggio metabolico nei pazienti a rischio e potrebbe supportare strategie terapeutiche mirate per la prevenzione degli eventi aritmici e cardiovascolari in questa popolazione.
Fonte : Cardiovasc Diabetol 2024
https://cardiab.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12933-024-02484-9
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