Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Il rischio di sviluppare e peggiorare la malattia renale cronica (CKD) è associato a modelli dietetici non salutari. L’insicurezza alimentare è definita dalla limitata o incerta disponibilità di cibo nutrizionalmente adeguato e sicuro ed è anche associata a diverse condizioni mediche croniche. Un’equipe di ricercatori ha svolto una revisione sistematica con la finalità di investigare le conoscenze attuali sulla relazione tra insicurezza alimentare e malattia renale.
Sono stati esplorati in modo approfondito i database PubMed, Scopus e Web of Science alla ricerca di pubblicazioni pertinenti senza limitazioni temporali. I processi di indagine e di selezione sono stati condotti attraverso criteri di inclusione ed esclusione mirati e in accordo con le linee guida PRISMA.
Dei 26.548 articoli reperiti inizialmente, alla fine solo 9 studi sono stati inclusi nella revisione sistematica. Otto di questi sono stati condotti negli Stati Uniti e uno in Iran per un totale di 49.533 soggetti coinvolti. I lavori hanno valutato la relazione tra insicurezza alimentare con la malattia renale nei bambini, i calcoli renali, la CKD, la sindrome cardio-renale e la malattia renale terminale (ESRD). L’insicurezza alimentare è stata segnalata come fattore di rischio per l’ospedalizzazione, i calcoli renali, la CKD, l’ESRD e la mortalità.
Gli Autori concludono che la relazione tra insicurezza alimentare e malattia renale è stata finora sottovalutata. Tale condizione rappresenta un importante fattore di rischio per problemi di salute sia nelle popolazioni ricche che in quelle povere ma la sua vera prevalenza è sconosciuta. Gli operatori sanitari devono intervenire per prevenire l’effetto drammatico dell’insicurezza alimentare sulla CKD e anche su altre malattie croniche.
Fonte: Int Urol Nephrol. 2024
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37679580/
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