L’Oms lancia l’allarme: “Tagli senza precedenti, ma costruiremo un’organizzazione più forte”

“Siamo di fronte a una crisi finanziaria senza precedenti, ma ne faremo un’opportunità per costruire un’Oms più indipendente e focalizzata”. Così il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus, in un discorso virtuale ai delegati europei da New York, dove partecipa ai cruciali incontri sulla riforma del sistema Onu.

Mentre l’intera leadership delle Nazioni Unite si riunisce per ridefinire mandati e strutture in vista del 80° anniversario, l’Oms sta affrontando “tagli improvvisi e significativi” che hanno costretto a un doloroso ridimensionamento. “Abbiamo ridotto quasi della metà il numero di dirigenti senior alla sede centrale”, ha rivelato Tedros, sottolineando come il processo abbia comportato il licenziamento di “un gran numero di colleghi” che avevano servito con dedizione durante la pandemia.

Nonostante le difficoltà, il DG ha indicato la via della riorganizzazione: “Potremo fare anche di più con meno, sfruttando al massimo il nostro potere di convocazione”. Strategico in questo senso sarà il potenziamento della rete degli 800 Centri Collaborativi sparsi nel mondo, di cui quasi un terzo nella Regione Europea, con il primo vertice globale in programma ad aprile 2026 a Lione.


Tre gli appelli urgenti lanciati da Tedros ai Stati membri:
– Concludere entro maggio 2026 i negoziati sull’annesso PABS dell’Accordo Pandemico
– Accogliere i 15.000 pazienti palestinesi in attesa di evacuazione medica, di cui 4.000 bambini
– Sostenere il percorso verso un’Oms “più forte e indipendente”

Tra le priorità regionali, il Direttore ha evidenziato le criticità europee: dalla resistenza antimicrobica ai tassi di vaccinazione sub-ottimali, dalla carenza di 800.000 operatori sanitari ai preoccupanti dati su alcol, fumo e allattamento. Ma ha anche riconosciuto i progressi nella copertura sanitaria universale e nella risposta alle emergenze, dall’Ucraina all’evacuazione dei bambini da Gaza.

Nonostante la crisi, l’Oms continua a sostenere i paesi nelle principali battaglie sanitarie: dai vaccini per malaria e tubercolosi agli antiretrovirali a lunga azione per l’Hiv, di cui ieri il Sudafrica ha approvato la prima versione generica. “Niente di tutto questo – ha concluso Tedros – viene realizzato dal solo Segretariato, ma in stretta collaborazione con voi Stati membri”.

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