“Proteggiamoci dal caldo”.Al via la campagna del Ministero. Schillaci: “Messe in campo misure per ridurre impatto sulla salute”
27.06.2024 | Quotidiano Sanità
Al via la campagna del Ministero della Salute “Proteggiamoci dal caldo” per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute. La campagna è stata lanciata ieri alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, presso l’Auditorium “C. Piccinno” della sede di Lungotevere Ripa.
“Anche quest’anno mettiamo a disposizione dei cittadini tutti gli strumenti utili per proteggersi dalle ondate di calore e trascorrere in sicurezza l’estate 2024. Non bisogna mai sottovalutare l’impatto sulla salute delle ondate di calore; attenersi a comportamenti corretti è essenziale per non esporsi a rischi. Il Ministero della Salute interviene con un piano che agisce sia sulla sensibilizzazione dei cittadini sia sul rafforzamento dei servizi sanitari”, ha detto il ministro Schillaci.
La campagna fa parte dell’attività estiva del Piano Caldo volto a prevenire rischi per la salute legati alle elevate temperature e promuovere interventi in favore delle persone più vulnerabili. Tra le iniziative messe in campo il nuovo spot – che sarà trasmesso sulle reti Rai – per ricordare le regole da seguire per non esporsi ai rischi dovuti al caldo specialmente per le fasce più vulnerabili come anziani, malati cronici, bambini e donne in gravidanza. Il decalogo è consultabile anche sul sito del Ministero della Salute.
“Le ondate di calore mettono a dura prova anche il sistema sanitario, con molte città che devono affrontare un aumento della domanda di cure immediate a causa delle elevate temperature soprattutto per le fasce di popolazione più a rischio. Per questo, anche per l’estate 2024, abbiamo raccomandato alle Regioni di rafforzare l’assistenza attivando il codice calore, il percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto soccorso; potenziare il servizio di Guardia medica; ambulatori territoriali aperti 7 giorni su 7 e la riattivazione delle Uscar per favorire l’assistenza domiciliare contro l’accesso inappropriato ai Pronto Soccorso”, ha aggiunto il ministro.
“Anche quest’anno – ha proseguito Schillaci – è operativo il Sistema di Sorveglianza degli Accessi in Pronto Soccorso che, insieme al sistema rapido di rilevazione della mortalità giornaliera – Sismg, permette di identificare tempestivamente situazioni di emergenza sanitaria e attivare interventi di prevenzione sulla popolazione. Siamo l’unica Nazione con un sistema integrato di comunicazione, sorveglianza epidemiologica e alert. Questo mi preme rimarcarlo. Accanto a queste misure, è evidente quanto sia importante seguire le dieci regole per difendersi dalle temperature elevate: colpi di calore, disidratazione, complicazioni per malattie croniche aggravate dalle alte temperature sono alcuni indicatori dell’impatto del caldo sulla salute.
Il decalogo raccoglie alcune semplici precauzioni e abitudini comportamentali che possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore. Spesso sono proprio le azioni più semplici che possono fare la differenza. Così come è essenziale assistere correttamente le persone più a rischio. Penso in primis agli anziani e anche quest’anno rinnovo il mio invito ai responsabili delle Rsa affinché assicurino temperature adeguate. E il mio pensiero va anche alle persone senza fissa dimora, tra le categorie più vulnerabili ed esposte alle condizioni climatiche ostili. Abbiamo messo in campo misure che se rispettate possono contribuire in modo significativo a ridurre l’impatto del caldo sulla salute. Una strada virtuosa che richiede la collaborazione di tutti”.
Con l’estate e il caldo, “i fragili sono alla nostra attenzione e siamo impegnati su questo fronte della prevenzione. Il codice calore in pronto soccorso non è astratto, ma un servizio concreto: chi arriva in ospedale con una disidratazione acuta deve avere una priorità di accesso come accade con il codice rosso”. Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, nel suo intervento oggi in videocollegamento al ministero della Salute per la presentazione del piano ‘Proteggiamoci dal caldo’.
“La salute dell’anziano può essere aggravata dall’aggressione di un virus o di un batterio e allora noi con il piano ‘Proteggiamoci dal caldo’ facciamo giustamente un rischiamo alla popolazione perché non subisca passivamente un colpo di calore o la disidratazione. I Comuni e le Regioni – ha aggiunto – devono fare in modo che gli anziani che soffrono il caldo non vadano in pronto soccorso, ma siano assistiti a casa. Ecco perché anche nella circolare sul caldo abbiamo richiamato le Regioni a potenziare le guardie mediche, la medicina del territorio e poi anche rimettere in campo le Uscar, che hanno ben funzionato sul territorio durante il Covid”.
“Dobbiamo andare oltre l’emergenza, con la responsabilizzazione del sistema – e lo stiamo facendo come ministero della Salute – ma anche dei cittadini. Ci siamo presi delle responsabilità – ha concluso – e abbiamo messo un punto fermo a certe pratiche, oggi spieghiamo e parliamo ai cittadini ed evitiamo misure di coercizione”.
A partire da ieri, 26 giugno, è di nuovo dunque attivo il numero di pubblica utilità 1500 che fornisce indicazioni utili su come comportarsi per proteggersi dal caldo e sui servizi socio-sanitari presenti sul territorio nazionale. Grazie alla collaborazione con l’Inail, quest’anno il servizio telefonico è stato esteso anche a lavoratori e imprese con l’introduzione di informazioni specifiche sul “rischio caldo” nei luoghi di lavoro, ponendo particolare attenzione ai lavoratori impiegati in attività outdoor (cantieri edili, agricoltura) e dunque più esposti alle alte temperature.
Dal 20 maggio al 20 settembre è attivo il Sistema operativo di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute con la pubblicazione giornaliera sul portale del Ministero della Salute dei bollettini sulle ondate di calore in 27 città italiane, consultabili anche tramite la APP ‘Caldo e Salute’. È inoltre attivo, come ogni anno, il Sistema di sorveglianza degli accessi in Pronto Soccorso per un monitoraggio tempestivo dell’impatto del caldo sulla salute.