Ricerca. Schillaci: “È il miglior investimento. Con PNRR assegnato oltre mezzo miliardo di euro”

“Sostenere la ricerca e la prevenzione è il miglior investimento che una Nazione possa fare. Ne sono profondamente convinto. Ma naturalmente occorre gestire al meglio le risorse investite, in modo che abbiano una effettiva ricaduta sulla salute e che servano a migliorare l’assistenza. Solo con il Pnrr abbiamo assegnato oltre mezzo miliardo di euro al potenziamento della ricerca biomedica del Servizio sanitario nazionale e proprio ad aprile abbiamo approvato le graduatorie del secondo bando, per assegnare la seconda tranche di finanziamento, di 310 milioni di euro, a 334 progetti”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo in video collegamento all’evento ‘Improving human life and technology’, nel corso del quale è stata presentata da Human Technopole – istituto di ricerca per le scienze della vita situato nel campus Mind Milan Innovation District – l’apertura, alla comunità scientifica italiana, delle piattaforme nazionali, per proporre, attraverso i bandi, i propri progetti.

“Questa giornata segna – continua Schillaci – l’arrivo di un’opportunità concreta per la crescita della ricerca biomedica e per gli scienziati di tutta Italia, che potranno presentare i propri progetti candidandosi a utilizzare l’infrastruttura tecnologica avanzatissima che questo Istituto mette a disposizione anche dei ricercatori esterni. In linea con questa missione, Human Technopole sarà un luogo aperto, che punta a coinvolgere l’intera comunità scientifica italiana, ad attrarre talenti e investimenti. Ritengo questo un punto chiave. Il sistema italiano deve incoraggiare i nostri scienziati a ‘rientrare’ ed essere in grado di attrarre i ricercatori stranieri”. Se la ricerca, ha aggiunto Schillaci, “è contaminazione e mobilità, dobbiamo offrire il meglio, per fare in modo che ci sia mobilità anche verso l’Italia e non solo in uscita”.

“Ricordo come questa tappa fondamentale per Human Technopole, che presentate oggi, sia il frutto di un’azione coordinata e probabilmente inedita che ha coinvolto in modo massiccio la comunità italiana degli studiosi delle scienze della vita. Con un percorso di consultazioni pubbliche – cui hanno partecipato più di 100 università ed enti pubblici di ricerca e oltre 800 studiosi – si è arrivati a individuare i temi, gli strumenti e le tecnologie più innovative da acquisire e mettere a disposizione. A queste consultazioni – ricordo – hanno risposto in modo approfondito e articolato anche gli Ircss, che ringrazio per il contributo fornito e che sono certo non faranno mancare il loro apporto per lo sviluppo ulteriore di queste attività. Per Schillaci, “è auspicabile che i bandi presentati oggi stimolino una risposta vasta e di alto profilo e che nostri ricercatori colgano questa opportunità. Ritengo che il modello aperto messo in campo possa davvero essere vincente per tutti gli attori della ricerca nelle scienze della vita: gli Irccs, le aziende ospedaliere-universitarie, gli enti pubblici di ricerca, le università, lo stesso Human Technopole. Del resto, non riesco a immaginare una funzione differente, che non sia quella dell’apertura all’intera comunità scientifica italiana, per un investimento che vede 77 milioni di euro l’anno, pari al 55% delle risorse che Human Technopole riceve dallo Stato, destinati a realizzare e rendere disponibili le 5 Piattaforme tecnologiche nazionali d’avanguardia”. Con la sua ambiziosa missione, aggiunge Schillaci, “il Technopole si affianca alla grande rete di ricerca biomedica italiana, che il ministero della Salute sostiene con convinzione”.

Sempre in tema di ricerca Schillaci ha ricordato che “una delle prime misure che abbiamo approvato è stata la legge di riordino della disciplina dei nostri Irccs per potenziare la rete dei nostri 54 Istituti e sostenere la loro capacità di trasferire l’innovazione direttamente all’assistenza. Grazie a questa riforma, oggi gli Irccs sono riconoscibili per aree tematiche, con una aderenza ai sistemi di collocamento internazionali e le loro attività di ricerca sono verificabili e monitorate con indicatori certi di qualità”. Infine, il ministro ha evidenziato che “la qualità della ricerca che si produce e la più stretta collaborazione possibile fra le Istituzioni, gli enti pubblici e privati e le Università, sono la chiave per guardare al futuro. Sono certo che Human Technopole, con il suo modello integrato, avrà un ruolo importante per rendere l’Italia ogni giorno di più un luogo di opportunità e innovazione”.

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