Diagnosi genetica di paraganglioma testa-collo mediante algoritmo
I paragangliomi sono tumori rari che originano dai corpi paraventricolari del sistema nervoso autonomo situati nelle ghiandole surrenali, nel torace, […]
La valutazione del carcinoma a cellule squamose della testa e del collo (HNSCC) può avvenire tramite sistemi di imaging ibridi PET/MR o attraverso un approccio sequenziale utilizzando PET/CT e MR. Un team di esperti ha passato in rassegna queste tecniche diagnostiche e ritiene che, indipendentemente dalla modalità di acquisizione, la risonanza magnetica si distingue per la sua superiorità rispetto alla TC grazie al suo potenziale nell’esplorare il tumore e i tessuti circostanti attraverso sequenze diverse, ad esempio quelle dedicate alla perfusione e alla diffusione. Questa caratteristica rende l’imaging PET/MR particolarmente indicato per la localizzazione e la valutazione residua o ricorrente dell’HNSCC dopo la terapia. Inoltre, l’interpretazione della risonanza magnetica risulta facilitata quando integrata con la PET.
Sebbene le ricerche pubblicate riguardanti l’uso dell’imaging PET/MR nell’HNSCC siano relativamente scarse, sembra che l’imaging PET/MR abbia prestazioni diagnostiche almeno simili a quelle della PET/CT per la stadiazione del tumore loco regionale, con possibili vantaggi in determinati scenari. Tra questi occorre includere la valutazione dell’invasione tumorale in aree anatomiche che influenzano la resecabilità, ad esempio lo spazio prevertebrale o il PNS.
Gli Autori sottolineano che sia l’imaging PET/MR sia l’imaging PET/CT si dimostrano altrettanto efficaci nel rilevare metastasi a distanza e anche eventuali nuovi tumori primari. Tuttavia, la preferibilità dell’imaging PET/MR per l’analisi locale dell’HNSCC post-terapia si basa sulla maggiore sua utilità nella valutazione accurata e nella gestione clinica di questa forma neoplastica.
Fonte: Magn Reson Imaging Clin N Am.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1064968923000624?via%3Dihub
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