Fascicolo sanitario elettronico utile per valutare efficacia e sicurezza delle vaccinazioni 

Visto che i vaccini si somministrano in diversi contesti, il FSE può aiutare a raccogliere dati su efficacia e sicurezza. A questo scopo, un team inglese ha ideato un approccio in grado di identificare le vaccinazioni pediatriche attraverso la consultazione del fascicolo sanitario elettronico (FSE), ottenendo risultati comparabili alle stime del Regno Unito, che non ha un unico sistema di codifica delle vaccinazioni. Il metodo potrebbe essere utilizzato anche per fornire una stima più accurata della copertura vaccinale.

Utilità del FSE nel campo delle vaccinazioni

Gli studi osservazionali sulle vaccinazioni sono importanti per mantenere alta l’attenzione verso i programmi di immunizzazione. In particolare, studi di qualità sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini nel real world sono essenziali per proteggere la salute e costruire la fiducia del pubblico. Attraverso la raccolta dati da un ampio numero di persone, il FSE offre la possibilità di condurre ricerche su coperture, efficacia e sicurezza delle vaccinazioni. Questo strumento elettronico, dunque, può aiutare a evidenziare eventuali disuguaglianze nella somministrazione dei vaccini, a indagare l’impatto dei cambiamenti nei programmi di vaccinazione e a valutare efficacia e sicurezza della vaccinazione nel real world.

L’approccio studiato dal team inglese

Nel tentativo di superare queste criticità, il team della London School of Hygiene and Tropical Medicine di Londra, guidato da Anne Suffel, ha messo a punto un algoritmo basato su una combinazione di codici di prescrizione, codici che indicano un rifiuto del vaccino, codici di vaccino neutri e codici per i vaccini somministrati. L’algoritmo ha portato a risultati simili alle stime di copertura vaccinale nazionale. Il metodo è stato studiato su dati raccolti da 1.735.692 bambini, con follow-up mediano di 1.755 giorni. Tra questi, 573.015 bambini sono stati seguiti da 40 giorni dopo la nascita fino all’età di cinque anni.

I ricercatori hanno dimostrato, prima di tutto, che i diversi metodi di identificazione dei vaccini nel FSE di assistenza primaria influenzano le stime delle somministrazioni vaccinali. Inoltre, hanno verificato che i calendari vaccinali possono cambiare nel tempo e il verificarsi di situazioni particolare, come epidemie o esposizione a diversi patogeni, possono avere un impatto sul momento in cui è stato somministrato un vaccino, che sono tutti fattori presi in considerazione dall’approccio ideato da team inglese. Per applicare l’algoritmo sui diversi vaccini, dunque, bisogna considerare il contesto in cui vengono somministrati e in che modo questo si traduce in una fonte di dati appropriata.

Riferimenti:

Suffel A. M. et al., A new validated approach for identifying childhood immunizations in Electronic Health Records in the United Kingdom. Pharmacoepidemiology and Drug Safety (2024); 33(8):e5848