Cancro. Ocse: 11 nuovi casi al minuto e causa di una morte su 4. Bene Italia per sopravvivenza a 5 anni, ma sotto media per screening
Ogni minuto, nei paesi Ocse, si stima che 11 persone ricevano una diagnosi di cancro, con conseguenze di […]
È iniziato il rush finale che porterà nel prossimo mese il Governo a varare la Legge di Bilancio 2025, la terza per l’Esecutivo Meloni. Al momento cifre precise non ce ne sono, per questo bisognerà attendere le carte, ma dall’interlocuzione già avviata tra Mef e Salute si apprende che dall’Economia potrebbero arrivare 2 miliardi in più sul fondo che si andrebbero ad aggiungere al miliardo già stanziato dalla scorsa manovra. Risorse che quindi dovrebbero far salire il Fondo sanitario nazionale a 137 miliardi per il prossimo anno. È chiaro che il Ministro della Salute, Orazio Schillaci cercherà fino all’ultimo di strappare qualche risorsa in più ma come ribadisce ogni giorno il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti i margini sono davvero risicati, complice anche il ‘piano di rientro’ che l’Italia dovrà adottare per limitare il deficit. In ogni caso, il Governo non ha intenzione di abbandonare la sanità.
Una delle priorità sarà il personale. In attesa di vedere come verrà eliminato il tetto di spesa per gli operatori, come previsto dal recente Dl Liste d’attesa, nella manovra si punta a vincolare un miliardo per effettuare nuove assunzioni (si parla di 10 mila medici e 20 mila infermieri). Una spesa, questa, di natura corrente e che nelle intenzioni della Salute potrebbe crescere anche nel corso del triennio. Sempre sul personale, come già del resto annunciato da Schillaci ci sarà una detassazione dell’indennità di specificità per medici e infermieri per un valore di circa 400 mln. Più difficile al momento un nuovo stanziamento per il rinnovo dei contratti.
Altro capitolo sui cui si vuole investire è quello dell’aggiornamento dei DRG, fermo da un ventennio, per cui si pensa anche qui di adottare un primo intervento vicino al miliardo.
Attenzione anche alla farmaceutica. Le aziende chiedono a gran voce un nuovo innalzamento del tetto di spesa soprattutto per far fronte allo sfondamento dell’ospedaliera (circa 3,2 mld di cui la metà a carico delle regioni e l’altra metà a carico delle imprese col payback). Qui la partita è però aperta. Mentre appare molto probabile la volontà del Ministero di stanziare 100 mln per l’attuazione del Piano di contrasto all’antibiotico resistenza, un’epidemia silente ma pericolosissima.
Previsti poi interventi per la riorganizzazione ospedale-territorio anche per sciogliere il nodo Case della Comunità.
Sullo sfondo anche le liste d’attesa con le misure introdotte dal Dl tutte da attuare e per cui vi sarebbero circa 200 mln che sarebbero avanzati dagli stanziamenti fatti negli ultimi anni.
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!