Italia al top per aspettativa di vita, ma il sistema sanitario è sotto pressione
L’EFPIA chiede all’UE una sicurezza economica che non penalizzi l’innovazione farmaceutica: servono più investimenti in ricerca, tutele solide […]
Nel 2023, l’UE disponeva di 511 posti letto ospedalieri ogni 100.000 persone, in leggero calo rispetto ai 516 registrati nel 2022. Questa riduzione è più marcata rispetto al 2013, quando la media UE era di 557. Lo rende noto Eurostat che evidenzia come nel 2023 erano disponibili nella Ue 2,29 mln di posti letto parti a 511 per 100mila abitanti. Un numero in calo rispetto a 10 anni prima quanto i Pl erano 2,46 mln e il rapporto era di 557 ogni 100 mila abitanti.
“Nell’analizzare questa evoluzione – sottolinea Eurostat -, è importante notare che gli sviluppi scientifici e tecnologici hanno ridotto la durata media della degenza per molte procedure ospedaliere o le hanno sostituite con alternative ambulatoriali o di day hospital”.
Tra i paesi dell’UE, la Bulgaria ha registrato il rapporto più elevato rispetto alla sua popolazione, con una media di 864 posti letto ospedalieri ogni 100.000 persone, seguita da Germania (766), Romania (728), Austria (660) e Ungheria (651).
Al contrario, 7 paesi dell’UE avevano meno di 300 posti letto ospedalieri ogni 100.000 persone, segnando i rapporti più bassi: Svezia (187), Paesi Bassi (231), Danimarca (233), Finlandia (260), Spagna (288), Irlanda (289), Cipro (298) e Italia con 304 (ovvero un totale di 179 mila letti, -20 mila rispetto al 2013).