Potenziali benefici della dieta chetogenica contro i tumori cerebrali
Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che la dieta chetogenica (KD) può avere potenziali benefici in diversi campi della medicina e […]
La diversità del microbioma gastrointestinale subisce una rapida riduzione durante il trattamento delle neoplasie ematologiche e tale diminuzione è associata a esiti clinici più sfavorevoli. In questo contesto, risulta pertanto di vitale importanza esaminare in dettaglio i fattori che potrebbero avere un impatto positivo sul microbioma. Questa revisione si propone di identificare e di analizzare la ricerca disponibile sugli effetti dell’assunzione e dell’integrazione di fibre alimentari durante il trattamento dei tumori del sangue.
La revisione include una varietà di studi, da quelli che esaminano l’assunzione abituale di fibre attraverso la dieta, a quelli che valutano l’effetto dell’integrazione di fibre in pazienti sottoposti a chemioterapia, immunoterapia o trapianto di cellule staminali per neoplasie ematologiche maligne. Per condurre questa indagine, è stata effettuata una ricerca esaustiva in quattro database scientifici e anche nella letteratura grigia. I dati raccolti dai vari studi comprendevano il piano dello studio, il tipo specifico di fibra utilizzata (nei casi degli studi sull’integrazione di fibre) e i risultati ottenuti. È importante sottolineare che non sono stati imposti limiti temporali all’esplorazione dei database e sono stati inclusi solo lavori disponibili in lingua inglese.
Complessivamente, sono stati inclusi per questa analisi cinque articoli comprendenti due studi osservazionali e tre sperimentali sull’integrazione di fibre. Non sono stati identificati trial di controllo randomizzati. le ricerche di tipo interventistico hanno coinvolto la somministrazione di integratori di fibre singole, come i frutto-oligosaccaridi, o combinazioni di diverse tipologie, come polidestrosio, lattosaccarosio, amido resistente e oligosaccaridi uniti alle fibre, utilizzati durante il trapianto di cellule staminali. Gli esiti più frequentemente valutati comprendevano la tollerabilità degli integratori, gli esiti clinici (quali infezioni, malattia del trapianto contro l’ospite e sopravvivenza) e l’impatto sul microbiota gastrointestinale.
Gli Autori sottolineano la necessità di ulteriori ricerche in questo campo, compresi studi randomizzati e controllati, al fine di comprendere appieno il ruolo delle fibre alimentari durante il trattamento delle neoplasie ematologiche. Queste indagini future dovrebbero esaminare attentamente i diversi scenari nei quali l’assunzione di fibre potrebbe contribuire a migliorare gli esiti clinici delle malattie.
Fonte:J Hum Nutr Diet. 2023
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/jhn.13209
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