Impatto del consumo di frutta a guscio e semi su diverse malattie, anche oncologiche

Il consumo di frutta a guscio e semi è associato a una serie di risultati sulla salute. Un’indagine eseguita da un gruppo di esperti ha riassunto le evidenze più significative dell’impatto sulla salute derivante dall’assunzione alimentare di questi prodotti per fornire raccomandazioni ottimali.

L’obiettivo dei ricercatori è quello di valutare in modo esaustivo le associazioni tra gli esiti sulla salute e il consumo di frutta a guscio e semi utilizzando una definizione che include noci e arachidi (registrata in PROSPERO: CRD42021258300). 

Le malattie valutate, con riferimento ai relativi biomarcatori, includono: cancro, patologie cardiovascolari, diabete, affezioni respiratorie, obesità e mortalità in generale. Vengono inoltre presentate le associazioni legate sia al consumo di porzioni abbondanti che ridotte. Per la ricerca sono state utilizzate le banche dati MEDLINE, Embase, Cochrane ed Epistemonikos.  

Complessivamente, sono stati reperiti in letteratura 89 articoli sul consumo di frutta a guscio e sui risultati rilevanti per la salute, 23 dei quali con meta-analisi su malattie e mortalità, 66 sui biomarcatori di malattia e 9 su allergie/esiti avversi. 

In generale, l’assunzione alimentare di frutta a guscio è stata associata a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, e dei fattori di pericolo correlati, con una qualità di evidenza di grado moderato. 

Il consumo di 28 g/d di frutta a guscio rispetto al non consumo è stato correlato a una riduzione del 21% del rischio di malattie cardiovascolari (compresi incidenza e mortalità per malattie coronariche, fibrillazione atriale e mortalità per ictus), a una riduzione dell’11% del rischio di morte per cancro e a una riduzione del 22% della mortalità per tutte le cause. L’utilizzo di frutta a guscio è risultato anche associato inversamente alla mortalità per malattie respiratorie, infettive e diabete, anche se la correlazione con quest’ultima patologia è risultata contrastante. 

Le meta-analisi degli studi sui biomarcatori di malattia hanno generalmente rispecchiato quanto già rilevato dalle indagini osservazionali su malattie cardiovascolari, tumori e diabete. L’allergia e relative reazioni avverse alla frutta a guscio sono state osservate nell’1-2% della popolazione adulta con una sostanziale eterogeneità tra gli studi. Nel complesso, gli Autori ritengono che le prove attuali supportano le raccomandazioni dietetiche di consumare una manciata di noci e semi al giorno in assenza di allergie nei confronti di questi alimenti.

Fonte: Balakrishna R, et al. Adv Nutr. 2022 Dec 22;13(6):2136-2148 – Adv Nutr . 2022

https://academic.oup.com/advances/article/13/6/2136/6679279

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