La telemedicina è efficace nella gestione del dolore in pazienti oncologici

Rispetto ai servizi medici convenzionali, un intervento di telemedicina può migliorare il dolore dei pazienti con cancro, ed è efficace e accettabile per quanto riguarda il monitoraggio dei sintomi, secondo uno studio pubblicato su Therapeutic Advances in Chronic Disease.

“Il dolore è il sintomo più comune correlato al cancro, ma è spesso sottotrattato. Anche se la telemedicina è ampiamente utilizzata nel trattamento del cancro, la sua efficacia è incerta. Per questo abbiamo voluto valutare l’impatto dell’intervento di telemedicina sul dolore nei pazienti con cancro” afferma Wenyu Chen, dell’Affiliated Hospital of Jiaxing University, Cina, che ha guidato il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno effettuati una ricerca su PubMed, Embase, Web of Science, Cochrane Library e database di studi clinici fino al 16 agosto 2022 per trovare studi controllati randomizzati sull’impatto dell’intervento di telemedicina per quanto riguarda il dolore nei pazienti con cancro e i relativi risultati. Sono stati inclusi 21 studi, per un totale di 1.454 pazienti che hanno ricevuto interventi di telemedicina e 2.213 che hanno ricevuto servizi medici convenzionali.

L’intervento di telemedicina ha avuto un effetto positivo sul miglioramento dell’intensità del dolore e sull’interferenza del dolore, con una differenza statisticamente significativa rispetto ai pazienti gestiti con servizi medici convenzionali.

I risultati dell’analisi dei sottogruppi hanno mostrato che il sottogruppo di telemedicina basato su un’applicazione e il sottogruppo con tempo di intervento di almeno sei mesi hanno dimostrato un miglioramento significativo per quanto riguarda l’intensità del dolore. Quando il tempo di follow-up era inferiore sei mesi, tuttavia, la differenza non era significativa.

“L’integrazione degli interventi di telemedicina nella gestione del dolore oncologico può essere un’opzione praticabile. Ma i suoi effetti a lungo termine devono ancora essere confermati con ulteriori studi randomizzati controllati di alta qualità in futuro” concludono gli autori.

Fonte: Ther Adv Chronic Dis. 2023

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36815091/

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