Dermatite atopica e prurigo nodularis: esiste un’associazione bidirezionale
Secondo uno studio pubblicato sull’International Journal of Dermatology, la dermatite atopica (DA) sarebbe legata alla prurigo nodularis, in senso bidirezionale. […]
I risultati di uno studio pubblicato su Acta Dermato-Venereologica mostrano che gli operatori sanitari, quando si occupano di donne con dermatite atopica (DA), dovrebbero essere più attenti riguardo ai problemi che le aree maggiormente colpite della loro pelle causano nella vita quotidiana.
“La dermatite atopica è una delle patologie infiammatorie più comuni, e ha una prevalenza maggiore tra le donne in età adulta. Noi abbiamo voluto valutare l’impatto della malattia sulla vita quotidiana proprio in tale popolazione” spiega Anne Claire Fougerousse, del Military Teaching Hospital Begin, Saint Mandé, Francia, autrice principale del lavoro.
Un comitato scientifico composto esclusivamente da donne ha elaborato un questionario specifico in collaborazione con la French Eczema Association, a cui ha risposto un campione di 1.009 donne adulte affette da DA, identificato come rappresentativo della popolazione francese. La gravità della malattia è stata valutata tramite la misura dell’eczema orientata al paziente (POEM). Il 50,64% (n = 511) dei soggetti è stato identificato come affetto da DA in forma lieve, il 39,35% (n = 397) in forma moderata, e il 10,01% (n = 101) in forma grave. Complessivamente, il 67,7% (n = 682) delle partecipanti ha riferito che l’eczema coinvolgeva un’area visibile (viso, collo o mani) e il 19,6% (n = 198) un’area sensuale (seno/petto, area genitale o glutei). Delle 720 donne con cicli mestruali, è stato segnalato che le riacutizzazioni della DA si sono verificate principalmente prima (50,6%) delle mestruazioni e durante (48,3%) le stesse. Una piccola percentuale di donne, il 7,3% (n = 74), ha riferito di aver paura di rimanere incinta a causa del proprio eczema. Le donne ritenevano che la presenza della DA in un’area visibile avesse un impatto maggiore sulle relazioni romantiche, sui rapporti sessuali e sull’occupazione, e che la presenza dell’eczema in un’area sensuale avesse una maggiore influenza sulle relazioni romantiche e sulla sessualità. “Particolare attenzione dovrebbe essere prestata alle pazienti con localizzazione della malattia sul viso, sul collo o sulle mani, poiché presentano un rischio maggiore di esclusione sociale” concludono gli autori.
Fonte: Acta Derm Venereol. 2024
https://medicaljournalssweden.se/actadv/article/view/10321
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