Psoriasi. Possibile inserimento in future implementazioni del Piano nazionale cronicità
22.06.2023 | Quotidiano Sanità
La procedura di aggiornamento e revisione del Piano Nazionale della Cronicità risulta prossima alla conclusione: peraltro, il Piano è un atto di natura programmatoria, a livello nazionale, all’interno del quale andranno a collocarsi i provvedimenti normativi delle Regioni/PA. L’inserimento della psoriasi tra le patologie incluse nella seconda parte del Piano, potrà costituire oggetto di valutazioni per le future implementazioni dello stesso Piano, anche tramite il ruolo svolto dalle Società Scientifiche, dalle Associazioni dei pazienti e da tutti gli stakeholders che svolgono un ruolo importante a favore dei pazienti affetti da psoriasi”.
Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera all’interrogazione sul tema presentata da Simona Loizzo (Lega).
Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Gemmato.
“La delicatezza e la complessità che presenta l’incidenza sociale e sanitaria della psoriasi è da tempo all’attenzione del Ministero della salute. Infatti questa patologia è inclusa nell’elenco delle patologie croniche ed invalidanti, sia pure limitatamente alle forme artropatica, pustolosa grave ed eritrodermica.
Inoltre, è pervenuta alla Commissione Nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel SSN, la richiesta di estendere la platea dei beneficiari dell’esenzione dal ticket.
Desidero segnalare che è stata già sottoposta all’attenzione della Cabina di regia nazionale che coordina i lavori del Piano Nazionale della Cronicità la richiesta formulata nei termini del presente question time, ai fini dell’inserimento, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili e in occasione delle future procedure di aggiornamento, della voce «malattie dermatologiche – psoriasi», nell’ambito del Piano Nazionale della Cronicità.
La procedura di aggiornamento e revisione del Piano Nazionale della Cronicità risulta prossima alla conclusione: peraltro, il Piano è un atto di natura programmatoria, a livello nazionale, all’interno del quale andranno a collocarsi i provvedimenti normativi delle Regioni/PA. L’inserimento della psoriasi tra le patologie incluse nella seconda parte del Piano, potrà costituire oggetto di valutazioni per le future implementazioni dello stesso Piano, anche tramite il ruolo svolto dalle Società Scientifiche, dalle Associazioni dei pazienti e da tutti gli «stakeholders» che svolgono un ruolo importante a favore dei pazienti affetti da psoriasi.
In questa sede desidero confermare, altresì, che il Ministero della salute continuerà a seguire la questione in argomento con l’interesse e l’attenzione che le problematiche determinate dalla psoriasi rendono necessarie”.
Simona Loizzo (Lega), replicando, nel ringraziare il sottosegretario Gemmato per la risposta esaustiva, esprime l’auspicio che sia possibile concretizzare in tempi rapidi l’inserimento della psoriasi nell’ambito del Piano nazionale della cronicità, come annunciato nella risposta alla propria interrogazione.
Il virus del Nilo occidentale viene trasmesso tra gli uccelli attraverso la puntura di zanzare Culex infette e, incidentalmente, gli esseri umani e altri mammiferi (ad esempio i cavalli) possono essere infettati. Circa l’80% delle infezioni da virus del Nilo occidentale nell’uomo sono asintomatiche. La febbre del Nilo occidentale è la manifestazione clinica più comune ed è caratterizzata da un’insorgenza improvvisa di sintomi che possono includere mal di testa, malessere, febbre, mialgia, vomito, eruzione cutanea, affaticamento e dolore oculare. Le persone anziane e immunocompromesse sono a maggior rischio di sviluppare la malattia neuroinvasiva del Nilo occidentale che può essere fatale. Non esiste alcuna profilassi o trattamento specifico contro la malattia negli esseri umani.