Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Uno studio pubblicato sulla rivista Europena Heart Journal ha rivelato che le donne affette da endometriosi presentano un rischio a lungo termine significativamente più elevato di sviluppare patologie cardiovascolari rispetto alle donne senza endometriosi. La ricerca, condotta utilizzando i registri nazionali danesi, ha coinvolto 60.508 donne con endometriosi e 242.032 controlli abbinati per anno di nascita.
Le donne con endometriosi, con un’età mediana di 37,3 anni, presentavano una maggiore comorbilità e un uso più frequente di farmaci rispetto ai controlli. L’incidenza di infarto miocardico acuto e ictus ischemico era di 3,2 per 1000 anni-persona tra le donne con endometriosi, rispetto a 2,7 per 1000 anni-persona tra i controlli. Questo si traduce in un hazard ratio non aggiustato di 1,18 e un hazard ratio aggiustato di 1,15, indicando un rischio significativamente maggiore per le donne con endometriosi.
Oltre al rischio aumentato di infarto e ictus, le donne con endometriosi presentavano anche un rischio significativamente maggiore di sviluppare aritmie (hazard ratio aggiustato di 1,21) e insufficienza cardiaca (hazard ratio aggiustato di 1,11). Tuttavia, è stato osservato un rischio ridotto di mortalità tra le donne con endometriosi, con un hazard ratio aggiustato di 0,93.
Nonostante le differenze di rischio assoluto siano sottili, la prevalenza elevata dell’endometriosi sottolinea l’importanza di questi risultati per la pratica clinica. Questo studio evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza e monitoraggio delle patologie cardiovascolari nelle donne con endometriosi, al fine di migliorare la prevenzione e la gestione di queste condizioni.
Fonte: European Heart Journal, 2024
https://academic.oup.com/eurheartj/advance-article/doi/10.1093/eurheartj/ehae563/7741666
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!