Manovra. Giorgetti: “Nei prossimi anni spesa sanitaria sarà allineata al tasso d’inflazione Ue”
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Secondo quanto riferisce uno studio pubblicato su Frontiers in Oncology, l’esofagectomia mininvasiva robot-assistita risulta essere un approccio chirurgico praticabile e sicuro rispetto all’esofagectomia mininvasiva video-assistita.
“Abbiamo cercato di confrontare la sicurezza, l’efficacia e i tassi di sopravvivenza a medio termine dell’esofagectomia mininvasiva robot-assistita (RAMIE) e dell’esofagectomia mininvasiva video-assistita (VAMIE)” afferma Jiang-Shan Huang, del Fujian Medical University Union Hospital, Fuzhou, Cina, che ha diretto il gruppo di lavoro.
I ricercatori hanno valutato un totale di 842 pazienti sottoposti a esofagectomia mininvasiva, di cui 694 nel gruppo VAMIE e 148 nel gruppo RAMIE. Gli esiti dell’intervento chirurgico, le complicazioni postoperatorie e i risultati a medio termine sono stati confrontati tra tutti i pazienti in gruppi abbinati. Rispetto al gruppo VAMIE, il gruppo RAMIE ha mostrato una rimozione più precoce dei tubi di drenaggio del torace e del collo, degenze ospedaliere postoperatorie più brevi e un numero maggiore di dissezioni linfonodali. Tuttavia, la durata dell’intervento chirurgico del gruppo RAMIE è stata più lunga rispetto a quella del gruppo VAMIE. Le differenze nelle complicazioni postoperatorie non sono state statisticamente significative tra i due gruppi. Non è stata rilevata alcuna differenza statisticamente significativa neppure nella sopravvivenza globale e nella sopravvivenza libera da malattia a tre anni tra i due gruppi.
Fonte : Front Oncol. 2024
https://www.frontiersin.org/journals/oncology/articles/10.3389/fonc.2024.1447393/full
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