Acidi grassi alterano sensibilità della psoriasi a placche verso calore e dolore

Alcuni metaboliti di un comune acido grasso, l’acido linoleico, che si trova in alimenti tipici della dieta occidentale, contribuiscono a un aumento della sensibilità delle lesioni psoriasiche a temperatura e dolore, ma non al prurito. L’evidenza potrebbe portare a comprendere meglio in che modo i lipidi comunicano con i neuroni sensori e possibilmente migliorare il trattamento di dolore nei pazienti con psoriasi. Lo studio, condotto da un team della North Carolina State University guidato da Santosh Mishra, è stato pubblicato su JID Innovations.

L’acido linoleico si trova negli oli vegetali, nelle noccioline e nei semi. I metaboliti di questo acido grasso hanno un ruolo nella funzionalità della barriera cutanea. Per indagare gli effetti di questi metaboliti sui neuroni sensori, il team ha usato la spettrometria di massa, focalizzandosi, in particolare, su due tipi di lipidi derivati dall’acido linoleico: il 13-idrossi-9,10-epossi ottadecenoato e il 9,10,13-triidrossi-ottadecenoato. Il primo può convertirsi nel secondo, una forma più stabile, attraverso l’interazione con determinati enzimi.

Secondo i ricercatori, mentre entrambe le forme si legano ai recettori sui neuroni sensori nella pelle, la forma più stabile ha un effetto più duraturo. Inoltre, i ricercatori hanno visto che una volta che i lipidi si legano al recettore neuronale, attivano i neuroni che esprimono i recettori TRPA1 e TRPV1, coinvolti nell’ipersensibilità a calore e dolore. Gli stessi lipidi, invece, non hanno effetto sul prurito.

 Fonte: JID Innovations 2022

https://www.jidinnovations.org/article/S2667-0267(22)00085-6/fulltext

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