S. aureus nella DA: i profagi potrebbero essere al centro di nuove terapie
Uno studio pubblicato su Microbiology Spectrum evidenzia come i profagi dei ceppi funzionali di Staphylococcus aureus siano gli architetti centrali […]
Yuanquan Zheng e colleghi della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, in Cina, hanno messo a punto un modello basato sui livelli sierici di BMP2, CD8A, PRF1 e XCL1, possibili biomarker non invasivi, che prevede le recidive di alopecia areata con elevata accuratezza. Il modello è stato descritto su Frontiers in Medicine.
Per lo studio, il team ha condotto analisi di co-espressione genica per identificare geni chiave correlati alla gravità dell’alopecia areata. Per verificare il modello, i ricercatori hanno preso in considerazione 80 bambini sui quali sono stati misurati i livelli sierici di proteine codificate dai geni chiave. Questi livelli sono stati confrontati, poi, con quelli rilevati in campioni di 40 bambini sani.
Nei tessuti di alopecia areata, soprattutto nei sottotipi alopecia totale e alopecia universale, i ricercatori hanno identificato, così, quattro geni che aumentano in modo significativo, CD8A, PRF1 e XCL1, e uno che si riduce, BMP2. Inoltre, i livelli sierici di questi markers sono stati riscontrati marcatamente correlati con il punteggio Severity of Alopecia Tool.
Fonte: Front Med 2023
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fmed.2023.1189134/full
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!