G7 Salute al via. Schillaci: “Riaffermare che la salute è un bene fondamentale per la società”
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Gli uomini che tendono ad essere ansiosi sembrano essere a maggior rischio di sviluppare malattie cardiometaboliche (CMR – cardiometabolic risk) da giovani. È quanto ha osservato uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association e guidato da Lewina Lee, del Veterans Affairs Boston Healthcare System (USA).
La ricerca ha analizzato i dati relativi a 1.561 uomini che tra il 1975 e il 2015 hanno completato la scala Eysenck Personality Inventory-Short Form e la Worries Scale, per valutare lo stato di preoccupazione, e che si sono sottoposti alla misurazione di sette biomarkers di rischio cardiometabolico, ogni tre o cinque anni, con valutazione di pressione sanguigna, colesterolo totale e a digiuno, trigliceridi, indice di massa corporea, glicemia e velocità di eritrosedimentazione (VES).
I punteggi CMR del gruppo sono aumentati di 0,8 per decennio tra i 33 e i 65 anni. Quando si arrivava a un indice medio di 3,8 nei marcatori ad alto rischio, l’aumento era rallentato a 0,5 marcatori per decennio.
Maggiori indice di nevrosi e livello di preoccupazione, inoltre, erano significativamente associati a un rischio CMR più elevato nel tempo. E le persone con livelli di nevrosi e preoccupazione più alti avevano, rispettivamente, il 13% e il 10% in più di rischio di presentare sei o più marcatori CMR ad alto rischio.
“Questo studio può fornire una migliore comprensione della patogenesi della malattia cardiometabolica, per sviluppare interventi per migliorare la salute della popolazione”, concludono gli autori.
Fonte: Journal of the American Heart Association, 2022
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