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Uno studio pubblicato dalla rivista Journal of the American Heart Association ha indagato l’associazione tra sesso e risultati cardiovascolari in una coorte prospettica di pazienti con insufficienza cardiaca (IC) affetti da apnea ostruttiva del sonno o apnea centrale del sonno.
I pazienti sono stati sottoposti a screening per l’apnea del sonno all’ammissione utilizzando il monitoraggio cardiopolmonare multicanale dal maggio 2015 al luglio 2018. L’outcome primario è stato una combinazione di morte cardiovascolare o ospedalizzazione non pianificata per peggioramento dell’IC. In totale, sono stati inclusi 453 pazienti con IC e apnea ostruttiva o centrale del sonno; 71 (15,7%) erano donne e 382 (84,3%) uomini.
Durante un follow-up mediano di 2,33 anni, 248 (54,7%) pazienti hanno sperimentato l’outcome primario. Nella popolazione complessiva, dopo l’aggiustamento per possibili fattori di confondimento, le donne hanno presentato un rischio aumentato per l’outcome primario (66,2% rispetto al 52,6%; hazard ratio [HR], 1,47 [IC al 95%, 1,05–2,04]; P=0,024) e per la ri-ospedalizzazione per IC (62,0% rispetto al 46,6%; HR, 1,55 [IC al 95%, 1,10–2,19]; P=0,013) rispetto agli uomini, ma un rischio comparabile di morte cardiovascolare (21,1% rispetto al 23,3%; HR, 0,78 [IC al 95%, 0,44–1,37]; P=0,383). Allo stesso modo, nei pazienti con IC e apnea ostruttiva del sonno, le donne hanno presentato un rischio maggiore per l’outcome primario (81,8% rispetto al 46,3%, HR, 2,37 [IC al 95%, 1,28–4,38]; P=0,006) e per la ri-ospedalizzazione per IC (81,8% rispetto al 44,7%, HR, 2,46 [IC al 95%, 1,32–4,56], P=0,004). Tuttavia, nei pazienti con IC e apnea centrale del sonno, non è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa tra donne e uomini.
Dallo studio è emerso che, per i pazienti ricoverate con IC, il sesso femminile sembra essere associato a un rischio aumentato per l’outcome primario e la ri-ospedalizzazione per IC, soprattutto nei casi di apnea ostruttiva del sonno. Nella ricerca comunque c’era una forte sproporzione tra partecipanti uomini (l’84% del totale) e partecipanti donne (quasi il 16%).
Fonte: J Am Heart Assoc. 2024
https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/JAHA.123.031186