Giornata per la Prevenzione del Suicidio. Nel mondo circa 700mila morti. In Italia oltre 7 mila nel biennio 2020-2021. I dati dell’Iss
Il suicidio è un grande problema di salute pubblica, che nel mondo fa circa 700mila morti e ha […]
Le persone fisicamente attive nel tempo libero hanno una minore probabilità di soffrire di vari tipi di dolore cronico a distanza di 7-8 anni rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario. È quanto emerge dallo studio condotto da un team norvegese della UiT The Arctic University of Norway e dell’University Hospital of North Norway (UNN), pubblicato da Pain. Lo studio ha preso in considerazione circa 7.000 adulti, reclutati attraverso il sondaggio Tromsø, che ha raccolto dati sulla salute e sullo stile di vita dei partecipanti nel corso di decenni.
Dopo aver raccolto queste informazioni, il team di ricercatori ha valutato in laboratorio la gestione del dolore da parte dei partecipanti. Il 60% ha riferito qualche forma di dolore cronico, mentre solo il 5% riportava dolore intenso in più parti del corpo.
“Abbiamo scoperto che le persone che erano attive nel tempo libero avevano una minore probabilità di riferire dolore cronico a distanza di 7-8 anni. Inoltre il passaggio da un’attività leggera a una moderata si associava a un rischio inferiore del 5% di riferire successivamente una forma di dolore cronico”, spiega Anders Arnes, autore dello studio. Infine, per quanto riguarda il dolore cronico grave in varie parti del corpo, una maggiore attività fisica si associava a una riduzione del 16% del rischio di avvertire dolore.
Fonte: Pain 2024
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!