Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
Uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine mette in evidenza i benefici dell’attività fisica vigorosa intermittente nella vita quotidiana (VILPA) sulla prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori (MACE), con un focus particolare sulle differenze tra uomini e donne. La ricerca suggerisce che anche brevi episodi di attività intensa integrati nella routine quotidiana possano ridurre significativamente il rischio cardiovascolare, soprattutto nelle donne che non praticano esercizio strutturato.
Lo studio ha coinvolto 22.368 partecipanti del UK Biobank, di cui 13.018 donne e 9.350 uomini, che non praticavano esercizio fisico nel tempo libero, con un follow-up medio di 7,9 anni. I ricercatori hanno analizzato l’associazione tra la durata giornaliera di VILPA e l’incidenza di MACE (inclusi infarto miocardico, scompenso cardiaco e ictus), utilizzando modelli statistici di tipo spline per valutare la relazione dose-risposta.
Nei risultati, le donne hanno mostrato una relazione dose-risposta quasi lineare tra la durata della VILPA e la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari. Per esempio, una mediana di 3,4 minuti al giorno di VILPA nelle donne è stata associata a una riduzione del rischio di tutti i MACE (HR: 0,55; IC 95%: 0,41-0,75), dello scompenso cardiaco (HR: 0,33; IC 95%: 0,18-0,59) e dell’infarto miocardico. Anche durate minime, tra 1,2 e 1,6 minuti di VILPA al giorno, hanno dimostrato una riduzione significativa dei rischi cardiovascolari: HR di 0,70 per tutti i MACE, 0,67 per l’infarto miocardico e 0,60 per lo scompenso cardiaco.
Negli uomini, invece, le curve dose-risposta erano meno definite e meno significative dal punto di vista statistico. Tuttavia, nelle analisi basate sull’accelerometria tra i partecipanti che praticavano esercizio fisico strutturato, le differenze di sesso nell’associazione dose-risposta non erano evidenti.
Questi risultati suggeriscono che la VILPA, anche in quantità minime, potrebbe rappresentare un obiettivo pratico e accessibile per la prevenzione cardiovascolare, in particolare per le donne che non praticano attività fisica strutturata. Incorporare brevi episodi di movimento intenso nella quotidianità potrebbe offrire un approccio innovativo e semplice per migliorare la salute cardiovascolare, con un potenziale impatto rilevante sulla salute pubblica.
Fonte: British Journal of Sports Medicine
https://bjsm.bmj.com/content/early/2024/10/25/bjsports-2024-108484
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