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S. aureus nella DA: i profagi potrebbero essere al centro di nuove terapie
Uno studio pubblicato su Microbiology Spectrum evidenzia come i profagi dei ceppi funzionali di Staphylococcus aureus siano gli architetti centrali […]
Una nuova meta-analisi condotta dall’University of Arizona e pubblicata su Cancer Epidemiology nel 2023 ha rivelato che le “scottature” solari sono fortemente correlate al rischio di carcinoma basocellulare (BCC), tra i tumori più comuni negli Stati Uniti. Gli esperti hanno analizzato dati provenienti da 38 studi e hanno scoperto che gli eritemi causati dall’esposizione eccessiva ai raggi UV del sole, sia nell’infanzia che nell’età adulta, aumentano significativamente il rischio di BCC.
Dai risultati della meta-analisi, basati su 38 studi inclusi, è emerso che l’esperienza di una scottatura solare nell’infanzia aumenta il rischio di BCC del 43% (OR=1,43, intervallo di confidenza al 95%: 1,19-1,72), mentre nella vita adulta del 40% (OR=1,40, intervallo di confidenza al 95%: 1,02-1,45). Inoltre, un altro dato interessante riguarda l’accumulo di scottature solari nel corso della vita associato a un aumento del rischio della patologia, ad esempio: ogni cinque scottature solari sperimentate per decennio nell’infanzia hanno dimostrato di accrescere il rischio di BCC di 1,86 volte (intervallo di confidenza al 95%: 1,73-2,00); mentre, in età adulta di 2,12 volte (intervallo di confidenza al 95%: 1,75-2,57).
Questa ricerca sottolinea l’importanza della protezione solare e dell’esposizione responsabile al sole per prevenire il BCC, offrendo così una base solida per future azioni di sensibilizzazione e prevenzione in campo medico.
Fonte: Cancer epidemiology,
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1877782123000590?via%3Dihub
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