
Impatto dell’AI nel settore dello screening per il cancro del polmone
Il cancro del polmone è associato a uno dei più alti tassi di morbilità e mortalità tra tutte le forme […]
Uno studio che ha visto protagonisti scienziati russi, italiani e statunitensi è stato condotto al fine di determinare i meccanismi che potrebbero spiegare le relazioni tra BPCO e tumore al polmone, tra le cause più comuni di gravi malattie e di morte in tutto il mondo.
Gli autori dell’analisi hanno effettuato una revisione sistematica e una meta-analisi degli studi che in letteratura utilizzavano il test del micronucleo, un metodo adatto per stimare quantitativamente la presenza e la rilevanza del danno al DNA e dell’instabilità genomica.
Sono stati analizzati 17 studi che confrontavano la frequenza dei micronuclei in pazienti affetti da malattie respiratorie rispetto a controlli sani. I risultati, pubblicati nel 2021 su “Mutation research” confermavano la presenza di un’associazione significativa tra la frequenza dei micronuclei e le malattie analizzate e suggerivano un circolo di eventi che collegavano lo stress ossidativo indotto dall’infiammazione al rischio di malattia attraverso l’instabilità genomica e l’ipossia.
Pertanto, l’utilizzo di test di instabilità genomica non invasivi, robusti ed economici, come il test del micronucleo, permetterebbe di cogliere cambiamenti fenotipici e biologici unici. Questi consentirebbero di identificare i soggetti ad alto rischio di sviluppare malattie polmonari e di migliorare le strategie di diagnosi precoce.
Fonte: Asanov, M., Bonassi, S., Proietti, S., Minina, V. I., Tomino, C., & El-Zein, R. (2021). Genomic instability in chronic obstructive pulmonary disease and lung cancer: A systematic review and meta-analysis of studies using the micronucleus assay. Mutation research. Reviews in mutation research, 787, 108344. https://doi.org/10.1016/j.mrrev.2020.108344
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1383574220300648?via%3Dihub