MicroRNA: nuovo potenziale strumento per la diagnosi precoce e la cura del cancro del polmone

Nonostante i metodi diagnostici innovativi, e i numerosi studi clinici volti a migliorare la terapia, negli ultimi decenni non si è registrato un aumento significativo della sopravvivenza a lungo termine dei pazienti affetti da cancro del polmone, i quali trarrebbero sicuramente beneficio dalla diagnosi precoce. È pertanto fondamentale trovare nuovi biomarcatori che possano aiutare a prevedere gli esiti e la risposta alla terapia contro il tumore, al fine di massimizzare l’efficacia delle cure ed evitare di sovra o sotto-trattare i malati. Attualmente, l’attenzione degli scienziati è focalizzata principalmente sulla cosiddetta biopsia liquida, un metodo completamente non invasivo e facilmente disponibile, basato su un semplice prelievo di sangue. Tra gli elementi che possono essere rilevati con questo sistema, vale la pena menzionare gli acidi nucleici tumorali circolanti. I biomarcatori epigenetici, in particolare l’espressione dei miRNA, presentano infatti diverse caratteristiche distintive che li rendono promettenti marcatori prognostici. Un team di esperti ha condotto una revisione con la finalità di descrivere il coinvolgimento dei miRNA nella tumorigenesi e il loro ruolo potenziale come elemento predittivo dello sviluppo, della progressione del cancro e dell’efficacia del trattamento, nonché, soprattutto, come promettente bersaglio terapeutico.

Fonte: J Appl Genet. 2023

https://link.springer.com/article/10.1007/s13353-023-00750-2

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