Bypass coronarico: la chirurgia mininvasiva offre esiti simili a quella tradizionale

Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine, per il bypass coronarico off-pump, la chirurgia cardiaca minimamente invasiva, con un’adeguata selezione dei pazienti, può fornire buoni risultati a breve e medio termine, simili a quelli dell’intervento tradizionale.

“Nel nostro istituto eseguiamo il bypass coronarico off-pump (OPCAB) come procedura standard, e i pazienti con anatomia e condizioni coronariche favorevoli vengono selezionati per la chirurgia cardiaca minimamente invasiva (MICS)-OPCAB. Abbiamo confrontato retrospettivamente i primi risultati, concentrandoci sulla sicurezza, tra MICS-OPCAB e le tradizionali tecniche off-pump per l’innesto di bypass coronarico multivasale (CABG)” spiega Ryohei Ushioda, del Lampang Hospital, Lampang, Thailandia, che ha guidato il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno analizzato i dati di 1.220 pazienti che, da agosto 2017 a settembre 2022, sono stati sottoposti a innesto di arteria coronaria multivasale presso il loro istituto. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi, MICS-OPCAB (gruppo MICS = 163 pazienti) e OPCAB convenzionale (gruppo SM = 1.057 pazienti).

Gli esperti non hanno riscontrato differenze significative nelle caratteristiche preoperatorie tra i gruppi. Il gruppo MICS aveva un numero totale di innesti inferiore e un minor numero di anastomosi distali. Non sono state riscontrate differenze significative nella degenza ospedaliera, nella degenza in unità di terapia intensiva, nelle complicanze postoperatorie e nella mortalità a 30 giorni. Il gruppo MICS ha avuto una minore emissione di drenaggio. L’analisi di Kaplan-Meier non ha rivelato differenze significative nei tassi di sopravvivenza postoperatori liberi da MACCE (eventi avversi cardiaci o cerebrovascolari maggiori).

Front Cardiovasc Med. 2024 

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fcvm.2024.1391881/full

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