Dopo trapianto di rene, l’emoglobina glicata può aiutare a identificare un inizio di diabete
I valori dell’emoglobina glicata possono aiutare a porre diagnosi tempestiva di alterata tolleranza al glucosio nei pazienti in fase stabile […]
La celiachia (CD) è un’enteropatia immuno-mediata che può anche comportare complicazioni con la cavità orale, con un aumentato rischio di varie patologie dentali e orali. Ad oggi, il numero di studi relativi alla manifestazione orale della celiachia risulta molto limitato e i ricercatori hanno voluto indagare questa condizione nei bambini attraverso uno studio caso-controllo.
La ricerca ha incluso una coorte di 208 bambini di età compresa tra 6 e 14 anni, distribuiti equamente tra pazienti con CD e controlli sani. I genitori sono stati invitati a completare e convalidare un questionario relativo alle informazioni personali e all’anamnesi del bambino.
È stato quindi effettuato un esame dentistico per misurare la presenza di stomatite aftosa ricorrente (RAS), i difetti dello smalto dentale (DED), insorgenza di carie e la malocclusione dentale. Poi, i dati sono stati analizzati utilizzando statistiche descrittive e analisi bivariate e multivariate.
I bambini partecipanti, con CD, hanno presentato un livello RAS più elevato rispetto ai controlli e più DED rispetto ai controlli sani. Nessuna differenza significativa, invece, è stata trovata nella frequenza di mal occlusione tra casi e controlli.
I risultati mostrano come i dentisti pediatrici e gli specialisti del settore dovrebbero considerare i valori di RAS o DED nell’individuazione della celiachia nei bambini.
Fonte: BMC Oral Health
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