G7 Salute al via. Schillaci: “Riaffermare che la salute è un bene fondamentale per la società”
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La causa delle emorragie cerebrali non sarebbe solo di carattere vascolare. A spiegarlo, sul Journal of Neuroinflammation, è un team dell’Università della California di Irvine (USA) che imputa un ruolo, a livello di microsanguinamenti cerebrali, alle interazioni tra globuli rossi invecchiati e capillari del cervello, identificando potenzialmente nuovi bersagli terapeutici per il trattamento e la prevenzione delle emorragie.
Secondo gli autori, i microsanguinamenti cerebrali sono associati a una serie di condizioni particolarmente diffuse tra gli anziani, come ipertensione, Malattia di Alzheimer e ictus ischemico. Per lo studio, il team di ricerca ha esposto i globuli rossi a idroperossido di terz-butile. una sostanza chimica che induce stress ossidativo. Le cellule, quindi, sono state marcate e iniettate in animali di laboratorio.
Uitlizzando due diversi metodi, il team ha osservato che i globuli rossi restavano bloccati nei capillari cerebrali e venivano poi eliminati in un processo chiamato eritrofagocitosi endoteliale. Tuttavia, mentre uscivano dai capillari, le cellule infiammatorie della microglia inghiottivano i globuli rossi, provocando le emorragie.
“I nostri risultati potrebbero avere profonde implicazioni cliniche, dal momento che abbiamo identificato un legame tra il danno dei globuli rossi e le emorragie cerebrali che si verificano a livello dei capillari”, conclude Mark Fisher, corresponding author dello studio.
Fonte: Journal of Neuroinflammation 2023
https://jneuroinflammation.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12974-023-02932-5
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