G7 Salute al via. Schillaci: “Riaffermare che la salute è un bene fondamentale per la società”
L'obiettivo comune è riaffermare che la salute è un bene fondamentale per la società". Così il ministro della […]
Il cervello umano si sta sempre più allargando. Uno studio condotto da un team dell’Università della California- Davis Health, guidato da Charles DeCarli, ha infatti evidenziato che le persone nate negli anni ’70 hanno volumi cerebrali maggiori del 6,6% e una superficie cerebrale più ampia di quasi il 15% rispetto a quelle nate negli anni ’30. Un’evidenza che spinge gli autori a ipotizzare un pari incremento della riserva cerebrale, con relativa, potenziale riduzione del rischio complessivo di demenze legate all’età.
Il team ha utilizzato i dati relativi alle risonanze magnetiche del cervello eseguite all’interno della coorte del Framingham Heart Study – partito nel 1948 – includendo 3.226 partecipanti, di età media pari a 57 anni. Le risonanze magnetiche sono state effettuate tra il 1999 e il 2019; i partecipanti erano tutti nati tra gli anni ’30 e ’70.
Dal confronto tra le risonanze magnetiche è emerso un graduale, ma costante aumento del volume e della superficie cerebrale nel corso dei quattro decenni compresi tra gli anni ’30 e ’70. Inoltre, i ricercatori hanno osservato che anche alcune strutture cerebrali, come materia bianca, materia grigia e ippocampo, sono andate aumentando di dimensioni nel corso di questi anni.
“La genetica ha un ruolo importante nel determinare le dimensioni del cervello, ma i nostri risultati indicano che anche influenze esterne, come fattori sanitari, sociali, culturali ed educativi, possono svolgere un ruolo”, sottolinea l’autore principale, Charles DeCarli, “ Le strutture cerebrali più grandi possono riflettere un migliore sviluppo del cervello e una migliore salute cerebrale”.
Fonte: JAMA Neurology 2024
https://jamanetwork.com/journals/jamaneurology/fullarticle/2816798
E’ disponibile una nuova versione dell’app MSD Salute: non dimenticare di aggiornarla!