Comunità multicellulari perturbate dall’invecchiamento e dall’Alzheimer

Il ruolo dei diversi tipi di cellule e delle loro interazioni nella malattia di Alzheimer (AD) è una questione complessa e aperta. In uno studio pubblicato dalla rivista Nature Neuroscience, i ricercatori hanno cercato di rispondere a questa domanda assemblando una mappa cellulare ad alta risoluzione della corteccia frontale che invecchia utilizzando il sequenziamento dell’Rna a singola cellula di 24 individui con una gamma di caratteristiche clinicopatologiche.

Hanno usato questa mappa per dedurre l’architettura cellulare neocorticale di 638 individui profilati dal sequenziamento di massa dell’Rna, fornendo la dimensione del campione necessaria per identificare associazioni statisticamente robuste. Hanno scoperto diverse popolazioni cellulari associate all’AD, tra cui un sottotipo neuronale inibitorio della somatostatina e stati oligodendrogliali.

Hanno inoltre identificato una rete di comunità multicellulari, ciascuna composta da sottopopolazioni coordinate di cellule neuronali, gliali ed endoteliali, e hanno scoperto che due di queste comunità sono alterate nell’AD. Infine, hanno utilizzato analisi di mediazione per dare la priorità ai cambiamenti cellulari che potrebbero contribuire al declino cognitivo. Secondo i ricercatori, sula base di questi risultati la decostruzione della neocorteccia che invecchia fornisce una tabella di marcia per valutare i microambienti cellulari alla base dell’AD e della demenza.

Fonte : Nat Neurosci 2023

https://www.nature.com/articles/s41593-023-01356-x

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