La depressione come comorbilità in pazienti con dolore influisce sul giudizio degli osservatori
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Pain, il fatto che un paziente con dolore abbia una diagnosi di […]
Una revisione sistematica e metanalisi – coordinata da Seena Fazel, professoressa di psichiatria forense presso l’Università di Oxford – indica che i soggetti con disturbi dello spettro schizofrenico hanno maggiori probabilità di commettere azioni violente rispetto alle controparti che non soffrono di tali patologie.
I ricercatori hanno esaminato i dati di 24 studi che hanno analizzato la perpetrazione della violenza in 50.309 individui con disturbi dello spettro schizofrenico, rispetto a una coorte di soggetti senza tali disturbi facenti parte della popolazione generale.
In tali studi, la violenza è stata rilevata tramite documenti della polizia o governativi, autosegnalazioni o segnalazioni collaterali, o cartelle cliniche. Gli atti di violenza includevano aggressioni fisiche, reati sessuali, minacce o intimidazioni e incendio doloso.
Rispetto alle persone senza disturbi dello spettro schizofrenico, la perpetrazione della violenza era significativamente più comune negli uomini (odds ratio aggregato 4,5) e nelle donne (OR aggregato 10,2) con schizofrenia e altre psicosi, segnalano i ricercatori su JAMA Psychiatry.
“Ora vi sono ottime evidenze del fatto che i sintomi dei disturbi dello spettro schizofrenico, tra cui certe convinzioni anomale sull’essere perseguitati o in procinto di essere attaccati, possono causare violenza”, osserva l’autrice principale Seena Fazel. “L’uso scorretto di farmaci e alcool potrebbe esacerbare i sintomi, contribuire alla disinibizione e causare interruzioni delle cure mediche e del supporto sociale. Altri sintomi più generali come impulsività, labilità dell’umore e pensiero disorganizzato potrebbero altresì contribuire ad aggressione e violenza”
Il rischio assoluto di perpetrazione della violenza negli individui con disturbi dello spettro schizofrenico era pari a 1 su 20 nelle donne e 1 su 4 negli uomini nella sottoserie di studi basati su registri che hanno fornito i dati per questa analisi.
I ricercatori hanno rilevato un rischio significativamente più elevato di perpetrazione di reati sessuali (OR 5,1) e omicidio (OR 17,7), ma non disponevano di dati sufficienti per eseguire un’analisi aggregata sulla perpetrazione di incendi dolosi.
Fonte: JAMA Psychiatry