Giornata per la Prevenzione del Suicidio. Nel mondo circa 700mila morti. In Italia oltre 7 mila nel biennio 2020-2021. I dati dell’Iss
Il suicidio è un grande problema di salute pubblica, che nel mondo fa circa 700mila morti e ha […]
Una revisione sistematica e metanalisi – coordinata da Seena Fazel, professoressa di psichiatria forense presso l’Università di Oxford – indica che i soggetti con disturbi dello spettro schizofrenico hanno maggiori probabilità di commettere azioni violente rispetto alle controparti che non soffrono di tali patologie.
I ricercatori hanno esaminato i dati di 24 studi che hanno analizzato la perpetrazione della violenza in 50.309 individui con disturbi dello spettro schizofrenico, rispetto a una coorte di soggetti senza tali disturbi facenti parte della popolazione generale.
In tali studi, la violenza è stata rilevata tramite documenti della polizia o governativi, autosegnalazioni o segnalazioni collaterali, o cartelle cliniche. Gli atti di violenza includevano aggressioni fisiche, reati sessuali, minacce o intimidazioni e incendio doloso.
Rispetto alle persone senza disturbi dello spettro schizofrenico, la perpetrazione della violenza era significativamente più comune negli uomini (odds ratio aggregato 4,5) e nelle donne (OR aggregato 10,2) con schizofrenia e altre psicosi, segnalano i ricercatori su JAMA Psychiatry.
“Ora vi sono ottime evidenze del fatto che i sintomi dei disturbi dello spettro schizofrenico, tra cui certe convinzioni anomale sull’essere perseguitati o in procinto di essere attaccati, possono causare violenza”, osserva l’autrice principale Seena Fazel. “L’uso scorretto di farmaci e alcool potrebbe esacerbare i sintomi, contribuire alla disinibizione e causare interruzioni delle cure mediche e del supporto sociale. Altri sintomi più generali come impulsività, labilità dell’umore e pensiero disorganizzato potrebbero altresì contribuire ad aggressione e violenza”
Il rischio assoluto di perpetrazione della violenza negli individui con disturbi dello spettro schizofrenico era pari a 1 su 20 nelle donne e 1 su 4 negli uomini nella sottoserie di studi basati su registri che hanno fornito i dati per questa analisi.
I ricercatori hanno rilevato un rischio significativamente più elevato di perpetrazione di reati sessuali (OR 5,1) e omicidio (OR 17,7), ma non disponevano di dati sufficienti per eseguire un’analisi aggregata sulla perpetrazione di incendi dolosi.
Fonte: JAMA Psychiatry
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