DA: anche il cambiamento climatico fa la sua parte

I risultati di uno studio pubblicato su Allergy sottolineano la complessa interazione tra il cambiamento climatico e la dermatite atopica (DA), e suggeriscono che questa possa variare geograficamente ed essere influenzata da una moltitudine di fattori.

“La dermatite atopica è influenzata da fattori climatici e dall’inquinamento atmosferico; tuttavia, l’impatto dei crescenti cambiamenti climatici su tale patologia rimane poco chiaro” afferma Sheng-Pei Wang, della University of California San Francisco, San Francisco, California, USA, che ha guidato il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno identificato 18 studi che hanno analizzato l’impatto di 10 fattori legati al cambiamento climatico sulla DA. La ricerca ha trovato risultati contrastanti riguardo all’impatto del riscaldamento sulla DA, dato che alcuni studi hanno indicato un aumento dei sintomi e altri hanno suggerito una loro diminuzione. Non sono stati identificati studi specifici che abbiano esaminato la relazione tra ondate di calore e la malattia; si è però visto che gli incendi, sempre più comuni a causa dei cambiamenti climatici, aggravano la patologia, con un aumento dei tassi di visite cliniche e di sintomi durante tali eventi. La siccità è stata collegata alla DA attraverso effetti indiretti come l’insicurezza alimentare e lo stress psicologico, sebbene mancassero studi diretti.

Si è scoperto poi che l’effetto delle precipitazioni sulla malattia è complesso e specifico per regione, considerato che alcuni studi mostrano un aumento del rischio e altri che non trovano alcuna associazione. È stato identificato un solo studio che ha esaminato l’impatto delle tempeste sulla malattia, che ha indicato un aumento delle visite ambulatoriali in seguito a tali eventi, fatto che si è verificato anche in seguito alle inondazioni. Lo studio non ha trovato prove dirette che colleghino l’innalzamento del livello del mare, il cambiamento di temperatura dell’oceano o della copertura del suolo alla malattia, sebbene questi fattori potrebbero teoricamente avere un impatto. Gli esperti hanno anche rappresentato graficamente l’esposizione cumulativa ai rischi climatici e la sua correlazione con i cambiamenti nella prevalenza della malattia, evidenziando il potenziale impatto del cambiamento climatico.

“Ci sono lacune importanti che la ricerca futura dovrà colmare, infatti sarà necessario comprendere gli impatti sinergici dei rischi climatici sulla dermatite atopica e sull’attività della malattia a lungo termine, l’impatto differenziale sulle popolazioni vulnerabili e i meccanismi di base che spiegano le tendenze a livello di popolazione” concludono gli autori.

Fonte: Allergy 2024

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/all.16007

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