DA e nuoto: una guida basata sulle prove indica come minimizzare gli effetti sulla pelle

Una revisione della letteratura pubblicata su Pediatric Dermatology evidenzia le lacune nella letteratura scientifica sull’impatto del nuoto sulla dermatite atopica (DA) nei bambini, e fornisce una guida basata sull’evidenza sugli interventi per ridurre al minimo gli effetti deleteri sulla cura della pelle e massimizzare le opportunità per i pazienti pediatrici di imparare a nuotare.

“Il nuoto è un’eccellente forma di esercizio aerobico ed è un’abilità essenziale per la vita. A molti bambini con dermatite atopica (DA) viene consigliato di non nuotare a causa delle preoccupazioni per gli impatti negativi sulla loro malattia della pelle, e alcuni bambini con DA non nuotano perché sono consapevoli dell’aspetto della loro pelle” spiega Cathal O’Connor, del South Infirmary Victoria University Hospital, Cork, Irlanda, primo nome dello studio.

Per meglio comprendere la situazione i ricercatori hanno portato avanti una revisione narrativa della letteratura disponibile sul nuoto e l’DA e hanno analizzato scientificamente il potenziale impatto di tutti i componenti del nuoto su DA e barriera cutanea. Nelle ricerche considerate, i costituenti dell’acqua che possono influenzare l’DA hanno incluso durezza, pH, temperatura, antisettici e altri prodotti chimici. Gli interventi potenzialmente in grado di ridurre i danni sono stati applicazione di emollienti, abbigliamento speciale per il nuoto e doccia dopo l’immersione. I benefici del nuoto come forma di esercizio nella DA hanno compreso la riduzione della sudorazione, il fitness cardiorespiratorio e il mantenimento di un peso sano. Tra gli svantaggi del nuoto nell’DA è stato presentato il limitato beneficio sulla densità minerale ossea. “La ricerca futura dovrebbe esaminare l’impatto del nuoto sulle riacutizzazioni della DA utilizzando biomarcatori non invasivi, nonché la valutazione della gravità clinica e il ruolo di diversi tipi di emollienti come intervento per il controllo ottimale dell’eczema” concludono gli autori.

Fonte: Pediatr Dermatol. 2023 

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/pde.15325

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