DA: ridurre il sodio nella dieta può aiutare

Secondo uno studio pubblicato su JAMA Dermatology, l’assunzione di sodio nella dieta è legata alla presenza e alla gravità della dermatite atopica (DA). “L’associazione tra dieta e dermatite atopica rimane poco chiara, ma potrebbe aiutare a spiegare l’eterogeneità nel decorso della malattia” spiega Brenda Chiang, della University of California, San Francisco, autrice principale dello studio.

Per approfondire la questione, i ricercatori hanno voluto determinare la misura in cui un livello più elevato di assunzione di sodio nella dieta, stimato utilizzando il sodio nelle urine delle 24 ore come biomarcatore, fosse associato alla DA in un’ampia coorte di adulti della Biobank del Regno Unito basata sulla popolazione. Per misurare l’associazione sono stati utilizzati modelli di regressione logistica multivariabile aggiustati per età, sesso, razza ed etnia.

Il campione analitico comprendeva 215.832 partecipanti. La media stimata dell’escrezione di sodio nelle urine delle 24 ore era di 3,01 g al giorno, e 10.839 partecipanti (5,0%) avevano una diagnosi di DA. La regressione logistica multivariata ha rivelato che un aumento di 1 g nell’escrezione stimata di sodio nelle urine delle 24 ore era associato a un aumento della probabilità di DA, a un aumento della probabilità di dermatite atopica attiva, e a maggiori probabilità di aumento della gravità della DA. In una coorte di validazione di 13.014 partecipanti del National Health and Nutrition Examination Survey, un apporto alimentare di sodio superiore di 1 g al giorno, stimato utilizzando questionari di richiamo dietetico è stato associato a un rischio più elevato di DA. “La restrizione dell’assunzione di sodio nella dieta potrebbe essere un intervento economicamente vantaggioso e a basso rischio per la gestione della dermatite atopica” concludono gli autori.

Fonte: JAMA Dermatol. 2024

https://jamanetwork.com/journals/jamadermatology/article-abstract/2819233

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