Divario tra salute e longevità si allarga a livello globale
Uno studio pubblicato su JAMA Network evidenzia una crescente discrepanza tra la durata della vita (lifespan) e la durata della […]
La depressione postpartum (PPD) è un problema in crescita in tutto il mondo e ha effetti negativi sulla salute sia delle madri che dei neonati. Un’equipe di ricercatori ha condotto una revisione per valutare il rischio di PPD nelle donne con emorragia postpartum (PPH). Il protocollo di revisione è stato registrato nel database PROSPERO il 17 giugno 2023 (numero di registrazione: CRD42023432955). Due ricercatori hanno eseguito in modo indipendente un’esplorazione dei database PubMed, Embase e Web of Science alla ricerca di articoli pertinenti pubblicati prima del 25 maggio 2023 senza filtri e senza restrizioni di lingua o di posizione. La qualità dello studio è stata valutata utilizzando la scala Newcastle-Ottawa. Il team ha eseguito analisi di sensibilità e analisi di meta-regressione per risolvere l’eterogeneità. Queste ultime includono gli effetti di età, fumo materno, stato civile, travaglio pretermine, livello di istruzione materno, preeclampsia, anemia durante la gravidanza e taglio cesareo.
Gli esperti hanno selezionato alla fine sette studi per un totale di 540.558 partecipanti. Le donne con PPH presentano un rischio aumentato di PPD rispetto alle donne senza PPH (OR 1,10; IC al 95% 1,03-1,16) e l’eterogeneità è bassa (I 2 = 23%; τ 2 = 0,0007; p = 0,25). Inoltre, i risultati delle analisi di sensibilità hanno mostrato che il valore I 2 è diminuito dal 23% allo 0% dopo aver escluso uno studio che potrebbe costituire una fonte di eterogeneità. Nelle analisi di meta-regressione, l’OR della PPD risulta notevolmente influenzato dal fumo materno (OR -0,26; IC al 95% -0,30 a -0,22; p < 0,001). Non sono stati osservati effetti particolari in relazione all’età materna, allo stato civile, al travaglio pretermine, al livello di istruzione della madre, alla preeclampsia, all’anemia durante la gravidanza o al taglio cesareo.
Gli Autori concludono che le donne con PPH devono essere attentamente monitorate perché hanno un rischio più elevato di PPD rispetto alle donne senza PPH. Il riconoscimento e la gestione precoci di queste pazienti miglioreranno i risultati del trattamento, la salute materna e lo sviluppo del neonato.
Fonte: Obstet Gynecol Scand. 2024
https://obgyn.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/aogs.14795
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