Dermatite atopica: servono programmi di istruzione per i pediatri in specializzazione

La maggior parte degli specializzandi in pediatria e dei pediatri non si sentono particolarmente sicuri nel trattare i bambini affetti da dermatite atopica, secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Pediatrics. “La dermatite atopica (AD) è una delle patologie cutanee più comuni dell’infanzia.

Anche se i pediatri spesso sono in grado di diagnosticarla e di gestirla, più della metà di tali specialisti invia anche i casi lievi ai dermatologi. In questo studio, abbiamo voluto valutare la fiducia in sé stessi dei pediatri riguardo alla loro capacità di diagnosticare e gestire l’AD” spiega Inbal Golan-Tripto, del Soroka University Medical Center, e della Ben-Gurion University of the Negev, Beer Sheva, Israele, primo nome dello studio.

I ricercatori hanno condotto uno studio trasversale basato su un questionario con specializzandi di pediatria ospedalieri e pediatri israeliani per meglio comprendere la situazione. Il questionario era stato progettato per distinguere i partecipanti con caratteristiche di autostima alta o bassa riguardo alla loro capacità di diagnosticare e trattare l’AD.

In totale, 171 partecipanti hanno completato il questionario; il 39,1% del totale erano specializzandi, mentre il 60,9% erano pediatri abilitati. Nel complesso, il 64,4% ha dichiarato di avere una sicurezza inferiore o media nella diagnosi e nel trattamento dell’AD nei bambini. Il gruppo con maggiore fiducia era significativamente più anziano (44,39 vs. 39,14 anni), aveva più anni di esperienza nella valutazione dell’AD pediatrico, aveva avuto formazione in dermatologia durante la specializzazione per un periodo più lungo e con tipi diversi di istruzione. L’analisi multivariata ha mostrato che un’elevata fiducia in sé stessi era associata all’età superiore a 40 anni e alla formazione in dermatologia durante la specializzazione.

“I nostri risultati mostrano che si devono implementare programmi di formazione in dermatologia durante la specializzazione in pediatria” concludono gli autori.

Fonte: Eur J Pediatr. 2023

https://link.springer.com/article/10.1007/s00431-023-05197-5

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