Un nuovo studio pubblicato su eBioMedicine getta luce sull’influenza del microbiota intestinale nella patogenesi dell’ipertensione arteriosa polmonare idiopatica (IPAH), ampliando il focus oltre i batteri per includere anche archaea e funghi intestinali. Utilizzando tecniche avanzate di metagenomica shotgun, i ricercatori hanno rilevato alterazioni significative nella composizione microbica intestinale di pazienti con IPAH rispetto ai soggetti sani, suggerendo che la disbiosi intestinale multi-regno possa giocare un ruolo chiave nello sviluppo della malattia.
Per indagare i meccanismi alla base di questa associazione, è stato effettuato un trapianto di microbiota fecale (FMT) in modelli animali. Il trasferimento del microbiota da pazienti IPAH o da ratti con PAH indotta da monocrotalina (MCT) a ratti sani ha provocato nei riceventi lo sviluppo di fenotipi compatibili con l’ipertensione polmonare. Al contrario, il FMT da ratti sani a ratti con PAH ha portato a un miglioramento significativo dei sintomi clinici e istologici, a una normalizzazione delle comunità batteriche, archaeali e fungine, e a una modificazione del profilo metabolico plasmatico verso quello dei ratti sani.
L’analisi RNA-seq ha rivelato l’attivazione di specifici pathway molecolari implicati nella patogenesi dell’IPAH, offrendo ulteriori prove del legame tra disbiosi intestinale e malattia. Inoltre, l’identificazione di un pannello diagnostico multi-regno, che combina marker batterici, archaeali e fungini, ha dimostrato una maggiore accuratezza diagnostica rispetto ai pannelli a singolo regno microbico.
Questi risultati non solo rafforzano l’ipotesi di un asse intestino-polmone nella PAH, ma evidenziano anche il potenziale terapeutico del FMT e la necessità di considerare l’intera comunità microbica intestinale, oltre i batteri, nella comprensione e nel trattamento della malattia.
Fonte: eBioMedicine, 2025
https://www.thelancet.com/journals/ebiom/article/PIIS2352-3964(25)00130-6/fulltext
IT-NON-12155-W-05-2027
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