Disregolazione della flora intestinale e DA: nuove prove supportano un’associazione causale

Uno studio pubblicato su Frontiers in Immunology offre nuove prove di un’associazione causale tra microbiota intestinale e psoriasi, che si estende anche ad altre malattie della pelle.

“Prove sempre più numerose dimostrano che la disregolazione della flora intestinale è associata a malattie infiammatorie della pelle, in particolare alla dermatite atopica (DA), oltre che alla psoriasi e alla rosacea. Tuttavia, la causalità non è ancora chiara” spiega Yun Zhong, del Third Affiliated Hospital, Sun Yat-sen University, Guangzhou, Cina, che ha guidato il gruppo di lavoro.

Per studiare l’eventuale causalità tra microbiota intestinale (GM) e le malattie infiammatorie della pelle è stata condotta un’analisi bidirezionale di randomizzazione mendeliana a due campioni (2SMR). Le statistiche riassuntive del microbiota intestinale, della DA, della psoriasi e della rosacea sono state estratte da studi di associazione sull’intero genoma (GWAS) su larga scala. Nell’analisi 2SMR, oltre alla varianza inversa ponderata come metodo principale per valutare l’associazione causale, sono stati utilizzati anche quattro metodi diversi. L’analisi di sensibilità e lo studio 2SMR inverso sono stati implementati per valutare rispettivamente la robustezza dei risultati 2SMR o la relazione causale inversa.

Mediante l’analisi 2SMR sono state identificate un totale di 24 specie specifiche di microbiota intestinale correlate a DA, psoriasi e rosacea. Dopo aver utilizzato il metodo Bonferroni per la correzione di test multipli, la famiglia Family XIII è stata associata a un aumento del rischio di DA. Il genere Dialister ha invece mostrato un’associazione negativa, suggerendo un ruolo protettivo contro la DA, e anche contro la rosacea. L’analisi 2SMR inversa non ha indicato alcuna causalità inversa tra le malattie infiammatorie della pelle e il microbiota intestinale identificato. “Questi risultati suggeriscono che l’integrazione di taxa batterici specifici potrebbe aiutare a combattere la dermatite atopica” concludono gli autori.

Fonte: Front Immunol. 2024

https://www.frontiersin.org/journals/immunology/articles/10.3389/fimmu.2024.1297240/full

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