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La Conferenza delle Regioni raggiunge l’accordo sul riparto del Fondo Sanitario 2024
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Mentre la medicina preventiva è solitamente associata alle cure primarie, la maggioranza delle visite per servizi di prevenzione tra le donne in età riproduttiva è dal ginecologo. A osservarlo è uno studio condotto da ricercatori dell’Università del Massachusetts di Amherst, pubblicato su Health Services Research e guidato da Laura Attanasio, secondo la quale variano i servizi offerti, a livello dei due contesti.
Secondo lo studio, che ha analizzato dati dal National Ambulatory Medical Care Survey focalizzandosi su visite preventive tra le donne in età riproduttiva, sia dal ginecologo che dal medico di medicina generale, oltre il 40% delle donne in età riproduttiva con malattie croniche va in visita dal ginecologo. Tuttavia, alcuni servizi sono carenti in entrambi i contesti. Per esempio, lo screening per la depressione si fa solo nel 6% delle visite di cure primarie e appena sotto il 4%, dai ginecologi. Inoltre, mentre nell’ambito del 30% delle visite dal medico di base si analizzavano i test lipidici, lo stesso esame veniva offerto solo al 2,8% delle donne che andavano in visita dal ginecologo e viceversa.
“La medicina preventiva è importante per aiutare le persone a ottimizzare il loro stato di benessere – ha spiegato Attanasio -, tanto che ci sono stati diversi sforzi per aumentare la possibilità per le donne di accedere a questi servizi gratuitamente”.
Fonte: Health Services Research (2022)
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/1475-6773.14100
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