Indice aterogenico del plasma e diabete sono correlati in presenza di ipertensione
Negli adulti di peso normale con ipertensione esiste un’associazione tra l’indice aterogenico del plasma e il diabete mellito di tipo […]
I pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di cellule ematopoietiche o a terapia con cellule Car-T sono a rischio di complicanze che portano all’insufficienza d’organo e alla necessità di risorse di terapia intensiva. L’ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO) è una modalità di supporto utilizzata per l’insufficienza cardiaca e respiratoria refrattaria alle terapie convenzionali.
Un gruppo internazionale di ricercatori ha intervistato, usando un sondaggio elettronico di ventotto domande, i medici che forniscono terapia intensiva pediatrica e trapianto di cellule ematopoietiche in Stati Uniti, Canada ed Europa per valutare le opinioni dei fornitori e le pratiche decisionali e istituzionali riguardanti l’uso dell’ECMO per i pazienti trattati con trapianto di cellule ematopoietiche o Car-T. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista Frontiers in Oncology.
Duecentodieci partecipanti hanno completato il sondaggio. Di questi, 159 (il 76%) si sono identificati come medici pediatrici in terapia intensiva e 47 (il 22%) come pediatri o oncologi. La maggior parte (99,5%) degli intervistati ha dichiarato che considererebbe i pazienti trattati con trapianto di cellule ematopoietiche o Car-T come candidati al supporto ECMO.
Solo lo 0,5% degli intervistati ha riferito di considerare il trapianto come una controindicazione assoluta per l’ECMO, il 6% degli intervistati ha affermato che l’ECMO è controindicato nei pazienti sottoposti a trapianto di cellule ematopoietiche all’interno del proprio istituto e solo il 23% ha un protocollo o una politica istituzionale per guidare la valutazione per la candidatura all’ECMO di questi pazienti. Quasi la metà (49,1%) degli intervistati accetterebbe come adeguata una sopravvivenza alla dimissione ospedaliera del 20-30% per i pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di cellule ematopoietiche che richiedono ECMO.
Sulla base dei risultati del sondaggio gli autori sottolineano come la collaborazione multidisciplinare sia una componente essenziale per stabilire linee guida pratiche e far progredire i risultati dell’ECMO per questi pazienti.
Fonte: Front Oncol
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