Ecografia del carcinoma basocellulare ad alto rischio

Recentemente, è emersa l’ecografia (US) come una promettente alternativa non invasiva per la valutazione dei sottotipi ad alto rischio di BCC. Mentre la biopsia punch rimane la tecnica gold standard per la diagnosi, la sua invasività ha spinto alla ricerca di modalità diagnostiche meno invasive. L’ultrasuono ha attirato l’attenzione dei ricercatori perché è in grado di fornire informazioni dettagliate riguardo alla forma della lesione (o dell’area anomala esaminata), alla sua profondità nel tessuto, alla presenza di zone iperecogene e all’analisi tramite color Doppler.

Una revisione sistematica del 2024 pubblicata su Archives of Dermatological Research ha esaminato le caratteristiche ecografiche dei sottotipi ad alto rischio di BCC. I risultati preliminari suggeriscono che l’US potrebbe rappresentare una risorsa preziosa nella distinzione tra sottotipi ad alto rischio di BCC, basandosi su criteri di recidiva e invasività. Le caratteristiche della tecnica di imaging la rendono uno strumento diagnostico molto utile e versatile nelle indagini mediche e nella pratica clinica.

In conclusione, mentre l’ecografia si consolida come una tecnologia promettente, la comunità medica è chiamata a unire sforzi per definire il ruolo preciso di questo strumento nella valutazione e nel trattamento dei pazienti con BCC ad alto rischio. Tuttavia, nonostante i progressi, sono necessari ulteriori studi prospettici per confermare e standardizzare l’efficacia di questo approccio diagnostico.

Fonte: Archives of dermatological research

https://link.springer.com/article/10.1007/s00403-024-02949-7

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