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Effetti dello yoga nei pazienti con malattia renale cronica
Si ritiene che milioni di persone in tutto il mondo soffrono di malattia renale cronica (CKD), spesso causata da diabete, ipertensione e glomerulonefrite. Con il passare del tempo, la malattia peggiora e alla fine provoca insufficienza renale irreversibile. La vita di una persona può essere seriamente compromessa dalla malattia renale cronica in molti modi diversi che includono la sfera emotiva, sociale, fisica e finanziaria. Oltre a manifestazioni come anemia, disagio ed esaurimento, la malattia renale cronica può anche causare problemi psicologici come ansia e depressione che possono compromettere la qualità vita generale.
La carenza di trattamenti mirati per un’ampia percentuale di pazienti con insufficienza renale cronica ha spinto un’equipe di ricercatori a indagare in merito alle applicazioni terapeutiche dello yoga e della meditazione. Numerosi studi hanno infatti dimostrato i loro effetti benefici sulle persone con CKD migliorando la loro salute e il benessere attraverso la riduzione dello stress e dell’ansia. In particolare, ricerche recenti hanno scoperto che lo yoga può migliorare la pressione sanguigna, l’attività simpatica e il metabolismo basale, nonché ridurre la pressione sanguigna e i livelli di zucchero nel sangue bilanciando il sistema nervoso autonomo.
Inoltre, sono emerse prove del fatto che lo yoga aiuta i pazienti con insufficienza renale cronica a vivere una vita più sana riducendo lo stress, l’ansia e la tristezza. È quindi possibile aiutare i pazienti con malattia renale cronica a gestire i sintomi e migliorare la loro salute generale e il loro benessere praticando yoga e meditazione in aggiunta ai loro regimi di trattamento. Modificare lo stile di vita rimane comunque essenziale sia per la prevenzione che per il trattamento della CKD perché l’insufficienza renale cronica spesso si verifica in concomitanza con stili di vita sedentari, legati all’età e correlati a una cattiva alimentazione. Gli Autori concludono che yoga e meditazione possono risultare convenienti e non invasive nel fornire un approccio completo al controllo della malattia renale cronica.
Fonte: Cureus 2024
