Impatto chemioterapia preoperatoria sulla chiusura delle ferite toraciche

Come parte del trattamento, i pazienti affetti da cancro al polmone vengono spesso sottoposti a chirurgia oncologica toracica con interventi chemioterapici preoperatori che in genere rappresentano l’approccio più comune. Tuttavia, il potenziale impatto di questi regimi chemioterapici sugli esiti della guarigione delle ferite cutanee dopo l’intervento chirurgico rimane argomento di notevole interesse clinico. Un gruppo di ricercatori ha eseguito una meta-analisi nel tentativo di valutare in modo completo l’effetto dei regimi chemioterapici preoperatori sulla guarigione delle ferite cutanee nei pazienti con cancro del polmone dopo chirurgia oncologica toracica. Sono stati esplorati i database PubMed, Embase, Cochrane Library e Scopus. Otto studi, sui 1.342 recuperati inizialmente, hanno soddisfatto i criteri di inclusione.

Sono stati presi in considerazione sia studi randomizzati e controllati (RCT) che studi osservazionali. I dati relativi alle caratteristiche dello studio, ai dati demografici dei pazienti, ai regimi chemioterapici e ai risultati della guarigione delle ferite sono stati estratti con grande attenzione ai dettagli. L’esame di questi studi ha fornito informazioni sulle fluttuazioni nei tassi di recupero dopo il trattamento, sull’incidenza delle infezioni della ferita e sulla frequenza delle complicanze chirurgiche. Gli studi di ricerca hanno fornito rapporti di probabilità per il recupero che variavano significativamente in ampiezza da 0,95 a 0,38 per quanto riguarda la probabilità di infezione della ferita. Inoltre, alcuni odds ratio mostravano intervalli di confidenza ristretti. Sulla base dei risultati ottenuti, gli Autori concludono che l’effetto della chemioterapia preoperatoria sulla chiusura della ferita successiva alla chirurgia oncologica toracica è complesso. In particolare, sottolineano la necessità di strategie di trattamento personalizzate per i pazienti affetti da cancro al polmone sottoposti a procedure chirurgiche che raggiungano un equilibrio tra sicurezza e risultati clinici ottimali.

Fonte: Int Wound J. 2024

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/iwj.14518

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