Indice Aterogenico del Plasma: indicatore prognostico in pazienti con malattia coronarica

Un recente studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Diabetology ha messo in luce l’importanza dell’Indice Aterogenico del Plasma (AIP) come nuovo marcatore delle malattie cardiovascolari.
L’AIP, determinato prendendo il logaritmo del rapporto tra trigliceridi (TG) e colesterolo ad alta densità lipoproteica (HDL-C), è stato oggetto di un’ampia meta-analisi che ha valutato la sua associazione con la prognosi cardiovascolare nei pazienti con malattia coronarica (CAD).

Per lo studio sono stati consultati i database PubMed, Scopus e Web of Science, includendo ricerche dal loro inizio fino al 2024. L’obiettivo primario era valutare gli eventi cardiovascolari maggiori (MACE). Gli obiettivi secondari includevano la morte per tutte le cause, la morte cardiovascolare, l’infarto miocardico (MI), l’ictus, la rivascolarizzazione e il fenomeno del no-reflow.

Diciotto studi, per un totale di 20.833 pazienti, hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità. L’analisi combinata ha mostrato un rischio significativamente aumentato di MACE nel gruppo con AIP più alto rispetto a quello con AIP più basso. Un risultato simile è stato osservato quando l’AIP è stato considerato come variabile continua. Inoltre, un AIP elevato è stato associato ad un aumento del rischio di morte cardiovascolare, rivascolarizzazione, fenomeno del no-reflow e trombosi dello stent. Tuttavia, l’AIP non è stato significativamente associato al rischio di morte per tutte le cause e ictus tra i pazienti con CAD.

I risultati di questo studio dimostrano che un AIP aumentato è un fattore prognostico indipendente nei pazienti con CAD. Ulteriori ricerche sono necessarie per chiarire lo sviluppo potenziale di interventi mirati a modificare i livelli di AIP e migliorare i risultati dei pazienti.

Fonte: Cardiovasc Diabetol 2024

https://cardiab.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12933-024-02198-y

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