Screening oncologici. Trend in crescita nel 2022, recupera il Meridione, ma rimane il gap tra Nord e Sud
Più di 14 milioni di inviti agli screening oncologici (14.531.957) e oltre 5 milioni e mezzo di test […]
“Entro 8-10 anni lasceranno il servizio circa 100mila infermieri. Oggi non abbiamo la possibilità concreta di immettere un numero così alto di infermieri. Considerando che ogni anno si laureano 10-12 mila infermieri, immetteremo personale per coprire il turnover fisiologico”. È questo il bilancio della presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, Barbara Mangiacavalli, nel corso dell’evento ‘L’economia della sanità, l’economia per la salute’, organizzato dall’Health & Science Bridge del Centro Studi Americani.
Secondo Mangiacavalli, “se non ragioniamo sull’attrattività siamo destinati a reclutare personale infermieristico dall’estero. Ciò – precisa – potrebbe non essere un male; il problema è che questi colleghi non arrivano dai Paesi che hanno una formazione infermieristica simile a quella italiana che è una formazione di altissimo livello”. Il paradosso, secondo la presidente Fnopi, è che mentre “i nostri infermieri li formiamo in Italia e li mandiamo all’estero, noi stiamo andando a reclutare, con modalità a mio avviso da rivedere e da presidiare meglio, persone che, se nel loro Paese di origine sono abilitati all’esercizio della professione, in Italia potrebbero forse essere di supporto agli infermieri”.
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