La depressione come comorbilità in pazienti con dolore influisce sul giudizio degli osservatori
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Pain, il fatto che un paziente con dolore abbia una diagnosi di […]
Assumere molti grassi aumenta il rischio di problemi metabolici, ma i meccanismi dietro a questo fenomeno non sono stati fino a oggi compresi. Un gruppo di ricercatori dell’Università della California di Irvine (USA) si sono concentrati su un complesso di proteine chiamato AMPK, che rileva l’assunzione di alimenti nell’organismo e agisce per tenerlo in equilibrio.
Per esempio, AMPK rileva se il glucosio è basso per andare a indurre la rottura dei lipidi e produrre energia da queste molecole al posto dello zucchero. Consumare elevati livelli di grassi blocca l’attività di AMPK, portando a uno squilibrio nel metabolismo.
Un componente di AMPK, SAP33, è noto per avere un ruolo chiave in questo processo. Il team di ricerca ha provato a eliminare SAP33 dal genoma di un gruppo di animali da laboratorio, nutriti con pasti contenenti il 45% di grasso. Eliminando il componente inibitorio, il complesso AMPK è stato libero di attivarsi consentendo agli animali di mantenere un equilibrio normale di energia, nonostante avessero consumato grandi quantità di grassi. L’evidenza di questo studio potrebbe portare a un nuovo approccio di trattamento per le malattie correlate al metabolismo.
Fonte: Nature Communications 2023
https://www.nature.com/articles/s41467-023-36809-1