In Italia medici più anziani che nel resto d’Europa: il 26,7% ha più di 65 anni. I dati Eurostat
L’età media dei medici si sta alzando rapidamente in tutta Europa, ma è in Italia che si registra […]
Il 18 Dicembre i medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, di AAROI-EMAC, FASSID (Federazione AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR), FVM e CISL Medici incrociano le braccia, bloccando tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare. Dopo gli scioperi di novembre l’ultimo del 5 dicembre ora tocca ad altre 4 sigle sindacali incrociare le braccia.
“Diamo così seguito allo stato di mobilitazione – si legge in una nota – e alla sequenza delle numerose iniziative di protesta finora adottate, più che mai necessarie, per opporci ad una Manovra che va a danno del Servizio Sanitario Pubblico, non risponde alle esigenze del personale sanitario, strizza l’occhio al privato e, cosa più grave di tutte, non riduce una lista d’attesa e non tutela la salute dei cittadini”.
“Difendere il Servizio Sanitario Nazionale ha per noi un valore morale oltre che politico, per evitare che un patrimonio fondamentale della nostra società e del nostro welfare possa essere abbandonato a una politica incapace e piegata a interessi di mercato. I nostri appelli sono inascoltati da tempo. Non ci resta che fermarci. Sciopero di 24 ore il 18 dicembre. Per le feste c’è tempo”, concludono.
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