Metodi per studiare il microambiente intestinale e la salute cardiovascolare

Il tratto gastrointestinale (GI) presenta differenze segmentali significative sia nella colonizzazione microbica che nelle caratteristiche (patofisiologiche). I microbi intestinali, considerati collettivamente un vero e proprio organo endocrino attivo, producono metaboliti che interagiscono con il sistema immunitario della lamina propria intestinale, influenzando potenzialmente la salute cardiovascolare. Tuttavia, la caratterizzazione del microambiente mucosale specifico di ciascun segmento intestinale rimane una sfida a causa della mancanza di strumenti adeguati.

Uno studio pubblicato su Cardiovascular Research ha sviluppato e validato nuovi metodi per raccogliere il fluido interstiziale (IF) direttamente dalla mucosa dei vari segmenti intestinali. Utilizzando tecniche di centrifugazione ed eluzione tissutale, i ricercatori sono riusciti a isolare l’IF in modelli animali (ratti e topi), con una successiva traduzione della metodologia per applicazioni sull’uomo. Questi metodi innovativi hanno consentito di quantificare metaboliti prodotti dai microbi intestinali, citochine di origine mucosale e proteine direttamente nei loro siti d’azione.

Tra i risultati più rilevanti, la quantificazione di acidi grassi a catena corta ha mostrato un arricchimento dell’IF a livello del colon. L’analisi dei metaboliti e delle citochine ha rivelato abbondanze segmentali differenziate, spesso superiori rispetto ai livelli plasmatici, e l’approccio proteomico ha permesso di identificare proteine localizzate specificamente nella fase extracellulare. Inoltre, esperimenti su ratti trattati con lipopolisaccaride hanno evidenziato livelli significativamente più elevati di IL-1β nell’IF ileale rispetto alla circolazione sistemica, suggerendo l’importanza degli effetti locali oltre a quelli sistemici.

Questo studio rappresenta un passo avanti nell’analisi diretta e segmentale del microambiente intestinale. Superando i limiti delle analisi indirette su campioni fecali o sierici, le nuove tecniche offrono una comprensione più precisa delle interazioni tra microbi intestinali e salute cardiovascolare.

Fonte: Cardiovascular Research

https://academic.oup.com/cardiovascres/advance-article/doi/10.1093/cvr/cvae267/7953155

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