Microbiota intestinale e impatto sulla funzionalità del rene trapiantato

La microflora intestinale è estremamente importante non solo nei processi di assorbimento, digestione e biosintesi delle vitamine, ma anche nel modulare le funzioni immunitarie e cognitive del corpo umano.

Diversi studi dimostrano una correlazione tra la composizione del microbiota ed eventi quali il rigetto o la tolleranza del trapianto, la fibrosi interstiziale del rene, le infezioni del tratto urinario, la diarrea. Alcuni di questi cambiamenti potrebbero essere direttamente collegati a patologie come la colonizzazione con ceppi batterici patogeni.

La composizione del microbiota intestinale svolge un ruolo significativo anche nelle complicazioni metaboliche e nelle infezioni virali post trapianto e potrebbe indurre tolleranza verso il nuovo organo attraverso l’attivazione delle cellule T e B regolatorie.

La tolleranza del trapianto è ancora una questione estremamente importante perché potrebbe consentire di ridurre o addirittura di evitare il trattamento immunosoppressivo. Sebbene vi sia una crescente evidenza del ruolo centrale del microbiota intestinale per quanto riguarda diversi aspetti del trapianto di rene, mancano ancora conoscenze precise sui meccanismi diretti di tale azione.

Sebbene il diabete e l’ipertensione, così come la viremia di BKV e CMV, siano complicazioni comuni e importanti del trapianto renale, in grado di peggiorare la funzione dell’organo innestato e causare lesioni sistemiche, gli effetti esercitati dal microbiota aprono la strada a potenziali opzioni di trattamento considerato che alcune sottopopolazioni batteriche presentano proprietà protettive. 

Mancano però, attualmente, le prove relative all’efficacia dell’integrazione con pro e prebiotici nei pazienti sottoposti a trapianto di rene.

Fonte: Int J Mol Sci. 2023

https://www.mdpi.com/1422-0067/24/2/1260

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