Tumori. Stabili i numeri del cancro in Italia, nel 2024 stimati 390.100 nuovi casi
Buone notizie sul fronte del cancro, nel 2024 le diagnosi sono stabili rispetto al biennio precedente e il […]
Ricoveri ospedalieri e day hospital, medicina generale, alcune prestazioni di specialistica ambulatoriale, cure termali, somministrazione diretta di farmaci e trasporti con ambulanza ed elisoccorso.
Sono queste alcune delle prestazioni oggetto dell’Accordo interregionale per la compensazione della mobilità sanitaria per il 2022, iscritto all’ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni di oggi, 7 giugno.
L’Accordo definisce oltre alle tipologie di prestazioni, i tracciati, le modalità e le tempistiche che regolano lo scambio dei dati grazie ai quali verranno definiti gli importi di mobilità da utilizzarsi nel riparto dell’anno successivo.
Le Regioni hanno concordato sulla necessità di alleggerire il processo attuale delle compensazioni e di puntare verso una logica più snella, tuttavia, in via transitoria vengono mantenute le fasi delle contestazioni e delle controdeduzioni.
Per il 2022 i dati di attività dovranno quindi essere trasmessi entro e non oltre il 15 maggio dell’anno successivo a quello di rilevazione; le contestazioni entro non oltre il 15 luglio, le controdeduzioni entro e non oltre il 30 settembre sempre dell’anno successivo a quello di rilevazione.
Tutte le attività ricomprese nei Lea nazionali non oggetto dell’Accordo, si sottolinea, devono essere addebitate tramite fatturazione diretta eventualmente preceduta da una comunicazione alla USL di residenza del soggetto. Anche, per il 2022 i disabili cronici andranno inseriti nei flussi di mobilità.
Lo scambio dei dati fra Regioni, si legge ancora, avviene attraverso il portale web ad accesso limitato con utenza e password, messo a disposizione dalla Regione Veneto. Ogni Regione deposita i file nelle aree di condivisione del portale e gestisce le cartelle provvedendo all’eliminazione dei dati degli anni precedenti.
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